Una serata piuttosto uggiosa, quella del 13 Dicembre, a Fisciano; una di quelle serate che, nonostante la pioggia, ti prosciugano dentro, spingendoti a chiuderti nel silenzio dei tuoi pensieri, in una dimensione estranea, senza alcun senso, né temporale, né spaziale.
Fortunatamente i ragazzi del Periferica Konnection hanno stravolto quella che, altrimenti, sarebbe stata una serata fin troppo silenziosa. I suoni sono quelli delle valvole del cuore, il “lub” ed il “dub”, che fanno, nel bene e nel male, da sottofondo musicale ai nostri sentimenti ed alle nostre emozioni, accompagnando i nostri passi su queste strade, spesso rese troppo scivolose da questa pioggia che non cessa di cadere giù dal cielo.
Ma ieri sera, però, si è manifestato dinanzi al palco del club anche un altro cielo, quello degli A Toys Orchestra; un cielo nel quale si susseguono ricordi più o meno lontani e sorrisi amari, ma anche la voglia di stringere tra le dita le nostre piccole vite, completarci a vicenda e mescolare i battiti del nostro cuore. Un concerto carico di tensione, quindi, nel quale ai momenti più melodici e malinconici si alternavano passaggi più intensi e cattivi; i primi hanno l’obiettivo di insinuarsi tra i nostri pensieri, andando a scovare le nostre fragilità nascoste, per farle risalire pian, piano verso la superficie; i secondi, invece, ci spingono a liberarci delle nostre corazze protettive, fatte di indifferenza e diffidenza, in modo tale da rivelarci per ciò che siamo davvero, senza più paura di sbagliare, senza più paura di non essere accettati dagli altri.
Il live della band campana, in tal senso, è terapeutico, senza mai divenire oppressivo ed opprimente, grazie anche alla capacità dei ragazzi di alternare morbide sonorità pop-rock, cupe atmosfere darkwave ed avvolgenti trame oniriche ed ipnotiche. I ripetuti cambi di ruolo, le improvvise accelerazioni, i momenti più meditativi, mantengono sempre viva l’attenzione del pubblico ed, allo stesso tempo, rappresentano un processo di destrutturazione della complessità del nostro ordinario quotidiano. Spesso, infatti, ci ostiniamo a mantenere le medesime posizioni e ci irrigidiamo inutilmente, finendo così per complicare ogni aspetto ed ogni rapporto delle nostre esistenze.
La musica degli A Toys Orchestra è un invito alla semplicità; ma essere più semplici non significa assolutamente essere banali; la semplicità ci permette di valutare la sostanza di ogni singolo elemento, dargli forma in base a quelli che sono i nostri obiettivi ed i nostri sogni ed impadronirci così del controllo delle nostre vite. In fondo noi vogliamo tutti esattamente le stesse cose – “and i want the same that you want” – basta fermarsi un attimo a prender fiato ed ascoltare il proprio cuore.
Take it easy.
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