L’uomo moderno, che pretende di essere l’indiscusso protagonista della propria vita, espone le sue fragilità e le sue debolezze ad una pressione via via sempre più grande. Essa può causare, nelle persone più influenzabili ed indifese, malessere, sia di tipo fisico, che psicologico ed alla fine può condurle verso la distruzione di tutti i legami affettivi e sociali .
Dalla solitudine all’alienazione il passaggio è breve.
Tematiche attuali, una frusta che lacera violentemente il facile, strumentale e venefico ottimismo delle politiche neo-liberiste. Se nel 1999, con i fastosi festeggiamenti per il nuovo millennio, ciò poteva essere solo un sospetto, oggi, nel 2019, è, purtroppo, una certezza, tant’è vero che da più parti si sollevano voci in evidente contrapposizione contro le teorie economiche e finanziarie che hanno permesso ad una ristretta élite sovranazionale di stritolare intere generazioni ed il proprio futuro, nel nome della propria brama di potere e di ricchezza.
“Ho Ucciso Paranoia” resta, quindi, un discorso aperto; il coltello che si insinua in una ferita che, in questi anni, non ha fatto altro che peggiorare ed infettarsi sempre più. Le sue aspre dissonanze, i suoi passaggi mistici, le divagazioni strumentali e distorte, le parole taglienti come lame di rasoio vogliose di sfregiare i nostri sogni, sono assolutamente vive e ritornano, puntuali, alla fine di un altro decennio a risvegliare le nostre coscienze sopite, assuefatte ed indifferenti al dolore ed alla sofferenza da cui sono circondate, incapaci di rendersi conto di essere sempre più marginalizzate ed impotenti a discriminare e influenzare il corso del proprio futuro.
È questo ciò che vogliamo? È questo ciò che volevamo vent’anni fa? Volevamo arrenderci? Volevamo chiuderci nelle nostre case iper-tecnologiche? Volevamo che decidessero cosa votare o cosa pensare? Volevamo che ci convincessero che la colpa è di chi sta peggio, di chi non è come noi, di chi proviene da luoghi diversi, ancora più devastati, sfruttati e depredati? Volevamo, davvero, rinunciare per sempre, nel nome della paura, a quel lampo di infinità che rappresenta la nostra stessa umanità?
I Marlene Kuntz ritornano con una serie di dieci spettacoli in suggestive ed affascinanti località del nostro paese; ritornano con due set, uno acustico ed uno elettrico, e con l’esecuzione completa di un album fondamentale per contenuti, musiche e sentimenti: “Ho Ucciso Paranoia”.
Comments are closed.