Nell’88 i Soundgarden pubblicarono il loro album di debutto, “Ultramega OK”, un denso e combattivo miscuglio di metal pesante, hard rock e sonorità punk, che portarono la band americana a firmare per la major discografica A&M Records, mentre nel frattempo quasi tutti i loro futuri compagni di viaggio erano sotto contratto di etichette underground indipendenti o addirittura non avevano ancora dato vita alle loro band.
Un anno dopo, nel 1989, i Soundgarden diedero alla luce “Louder Than Love”, un lavoro incisivo ed energico, per alcuni tratti più crudo rispetto al disco precedente, nel quale spiccano i sei minuti di “Hands All Over”, un brano sul male che gli esseri umani fanno alla Terra. Le nostre mani si stringono – scioccamente e follemente – attorno al pianeta, uccidendolo: gli alberi della foresta cadono, uno dopo l’altro, come soldati morenti. Frasi visionarie ed apocalittiche che richiamano alla mente proprio quello che sta accadendo in questi giorni, con la più grande foresta della Terra, la Foresta Amazzonica, che sta andando a fuoco e, aldilà delle frasi di circostanza e dei luoghi comuni, nessuno sembra intenzionato a farsi carico del problema.
Il brano successivo, “Gun”, è pura energia e rabbia heavy-metal, mentre “Power Trip” mette in luce l’interesse dei Soundgarden per le sonorità rock degli anni Settanta, per l’hard-blues dei Led Zeppelin e per le atmosfere oscure ed oniriche dei Black Sabbath, faro fondamentale nella navigazione della band attraverso gli agitati e tempestosi mari che bagnavano Seattle negli anni Novanta. “I Awake” è un brano crudo con influenze psichedeliche e metalliche, un immenso dolore, un pezzo di vetro che trafigge il cuore, l’incapacità di continuare una relazione, l’amore che si trasforma in qualcosa di insopportabile; poche parole, scritte dal bassista Hiro Yamamoto, in cui Chris Cornell da una grande prova della sue eccezionali abilità vocali.
L’amore forte, “Loud Love”, dei Soundgarden è un martello che batte incessantemente sulle nostre coscienze perché vuol riportarci alla vita, vuol mostrarci tutte le cose per cui vale la pena resistere; sentiamo il dolore perché siamo vivi, perché è fondamentale fuggire via dal falso mondo di cartapesta e lucine colorate che abbiamo costruito negli anni Ottanta. La realtà, probabilmente, fa davvero schifo, ma è sempre meglio delle illusioni con cui vogliono addormentare ed addomesticare il nostro spirito critico. “Louder Than Love” è un disco cupo, grezzo e lisergico, capace di penetrare, con lentezza e vigore, nel nostro subconscio e rimanere attaccato a tutto ciò che abbiamo di più caro, a tutto ciò che non dovremmo perdere mai.
Pubblicazione: 5 settembre 1989
Durata: 53:06
Dischi: 1
Tracce: 12
Genere: Grunge, Alternative Metal
Etichetta: A&M Records
Produttore: Terry Date, Soundgarden
Registrazione: dicembre 1988 – gennaio 1989
1. Ugly Truth – 5:26
2. Hands All Over – 6:00
3. Gun – 4:42
4. Power Trip – 4:09
5. Get On The Snake – 3:44
6. Full On Kevin’s Mom – 3:37
7. Loud Love – 4:57
8. I Awake- 4:21
9. No Wrong No Right – 4:47
10. Uncovered – 4:30
11. Big Dumb Sex – 4:11
12. Full On (Reprise) – 2:42
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