Gli Storm{o} si spingono oltre ogni possibile confine; laddove le barriere personali crollano e sono possibili solamente due strade: o crollare assieme a esse o condividere il proprio ignoto futuro col mondo che ci sta attorno, con le persone che ci sono vicine.
La nostra esistenza, spesso, si riduce a tutta una serie di atti meccanici e ripetitivi, che compiamo, giorno dopo giorno, credendo che questa routine, questa apparente sicurezza, questa finta indipendenza economica, questi banali aperitivi del venerdì sera e queste cene in salotto con gli amici, siano la felicità, ma non è così: la felicità è altrove, la felicità è aldilà. È aldilà dei confini mentali ed anche fisici che abbiamo costruito per proteggere le nostre piccole comodità, per sentirci appagati perché abbiamo una casa, un’auto ed un lavoro, per continuare a fingere ovunque con noi stessi e con gli altri.
Ci siamo trasformati in dei mostri di ipocrisia e ci siamo chiusi dentro il vaso di Pandora, fingendo di essere certi che quello spazio buio, angusto e ristretto sia il miglior mondo possibile; non usciremo mai dal vaso spontaneamente, perché abbiamo troppa paura di quello che c’è fuori e soprattutto di perdere quello – ben poco – che c’è dentro. Solo affidandoci alla verità delle nostre emozioni più spontanee ed ai nostri sentimenti più viscerali potremmo intravedere un po’ di luce e causare qualche piccola crepa nelle pareti di indifferenza ed insensibilità di questo dannato vaso. Ben venga, allora, tutto ciò che è in grado di risvegliare il nostro spirito critico, tutto ciò che è in grado di scuoterci dal torpore di questi giorni perfettamente identici gli uni agli altri; ben vengano i dodici pezzi di questo nuovo album, “Finis Terrae”, ricchi di sonorità hardcore e post-metalliche, crudi nella loro incisività e sfrontatezza, in maniera tale da riproporre anche sul disco quelle atmosfere e quei sapori caldi e prorompenti di un’esibizione dal vivo e sferzare così le nostre coscienze, tramortite dai confini, sia fisici, che mentali, che esse stesse hanno contribuito a costruire, credendo, erroneamente, di proteggersi da quelle insicurezze, da quelle paure, da quelle sciocchezze che un sistema di potere corrotto e conservativo continuava ad iniettare nelle nostre esistenze.
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