Dopo 25 anni, ormai, non dovrebbero esserci più dubbi, questi 14 brani, con la loro tensione umana e la loro struggente melodia, rappresentano uno dei migliori album dal vivo mai pubblicati, nonché la testimonianza dell’anima agitata e spinosa di Kurt Cobain.
“Do you have a smoke, Pat?”
Ciò che maggiormente colpisce e lo fa con una forza ed una intensità inaudite, ogni volta che ascolto questo album, è la sua intimità: il disagio diviene qualcosa di asfissiante e pressante, te lo senti addosso, con tutto il suo enorme peso, risucchia le tue energie, ma ciò nonostante non puoi fare a meno di andare avanti, di perderti nell’aria tesa del concerto, nella sua meravigliosa e malinconica dolcezza.
È chiaro che quest’album abbia assunto un’aurea leggendaria, soprattutto dopo la tragica fine di Kurt, ma è innegabile che ci sia qualcosa di magico in questo flusso di note e parole. Le canzoni parlano da sole, comprese le cover di David Bowie, Meat Puppets, Leadbelly e The Vaselines. Non ci sono sovrastrutture particolarmente complesse, è tutto molto diretto e per certi versi scarno e minimale, mentre la voce di Kurt penetra sempre più a fondo nelle sonorità acustiche dell’album, avvicinandosi al proprio pubblico, alla vita vissuta, alle dinamiche delle persone comuni, che vengono spesso bistrattate e maltrattate: una marea di perdenti che vorrebbero solamente trovare il modo per estirpare il dolore che sentono dentro.
Oggi è impossibile, ascoltando l’MTV Unplugged dei Nirvana, non pensare alla fine di un sogno, di un’epoca felice della propria esistenza, di qualcosa che abbiamo la consapevolezza di aver vissuto, consumato e perduto per sempre. Il Tempo, infatti, ci porta sempre più lontano; ci spinge e ci esorta ad andare avanti; ci travolge con le sue preoccupazioni, paure e necessità quotidiane, con i suoi ritmi frenetici. Ma questo disco rappresenta un modo concreto per accorciare il Tempo, per costringerlo a scorrere all’indietro, per farci nuovamente provare delle emozioni che pensavamo di aver dimenticato e di utilizzarle per migliorare e rendere più leggero il nostro presente. È questo il potere salvifico della buona musica, è questo che accade tutte le volte che facciamo girare questo vinile e la puntina incontra le prime note di “About A Girl”.
Pubblicazione: 1 novembre 1994
Durata: 53:50
Dischi: 1
Tracce: 14
Genere: Grunge, acoustic
Etichetta: Geffen
Produttore: Scott Litt, Alex Coletti, Nirvana
Registrazione: 18 novembre 1993
1 – About a Girl – 3:38
2 – Come As You Are – 4:14
3 – Jesus Doesn’t Want Me For a Sunbeam – 4:37
4 – The Man Who Sold The World – 4:21
5 – Pennyroyal Tea – 3:41
6 – Dumb – 2:53
7 – Polly – 3:16
8 – On a Plain – 3:45
9 – Something in the Way – 4:01
10 – Plateau – 3:39
11 – Oh Me – 3:26
12 – Lake Of Fire – 2:56
13 – All Apologies – 4:23
14 – Where Did You Sleep Last Night – 5:06
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