Esistiamo. Esistiamo perché ci rapportiamo al Tempo ed allo Spazio: a ciò che è accaduto ed a ciò che sta accadendo adesso; ai luoghi in cui siamo ora o siamo stati in precedenza, alle persone che abbiamo perduto e trovato durante il nostro cammino. Siamo creature fragili e finite, ma la nostra capacità di connetterci alla temporalità ed alla Storia, ci permette di rivendicare la libertà e l’indipendenza delle nostre scelte.
“Momentum” si colloca nel presente, un presente caratterizzato da una fluidità estrema, nel quale non sembrano esserci più sicurezze, riferimenti o ideali ai quali aggrapparsi; oggi non esiste alcun passato e di conseguenza non può esistere alcun futuro, per cui l’approccio dei Calibro 35 di volgere il proprio sguardo verso ciò che è avvenuto, per interrogarsi sulla direzione che stiamo prendendo, non solo dal punto di vista musicale, ma anche sociale, appare controcorrente. Oggi, guardarsi indietro è ritenuto, spesso, un atteggiamento retrogrado o troppo tradizionalista; ciò potrebbe essere vero se si rifiuta il presente e si trova rifugio in un passato che non esiste più, ma i Calibro 35 non si stanno assolutamente nascondendo in una vecchia foto, il loro obiettivo è cercare di capire perché è questo il nostro momento, perché siamo arrivati in questo punto e dove potremmo andare domani. Tutto ciò rende il nuovo album molto concreto perché legato alla nostra realtà, ma, allo stesso tempo, anche pieno di atmosfere e panorami non completamente definiti, quasi fossero dei ricordi di qualcosa che è avvenuto in passato o delle premonizioni di qualcosa che non deve ancora accadere e forse non accadrà mai, restando così nei confini del sogno.
Ci sforziamo di scavare nei nostri ricordi e nelle nostre emozioni più intime; utilizziamo la nostra fantasia ed il nostro intelletto per spingerci sempre più oltre e determinare il più possibile il nostro futuro, nonostante esso sia avvolto dall’oscurità e dal mistero. È ciò che ci rende umani ed i Calibro 35 lo esprimono con pienezza in questo nuovo lavoro, che guarda allo space rock, ma anche alla black music, ad un passato morriconiano sempre attuale, ma anche e soprattutto al presente col suo dinamico miscuglio di sonorità afro-beat, elettroniche, post-rock, funk e rap. “Momentum” esprime la necessità di riprendere il controllo della propria esistenza, di esser sempre in grado di preservare la propria soggettività e non perdersi nel vuoto abissale dello spazio-tempo:
“Quando trovo
In questo mio silenzio
Una parola
Scavata è nella mia vita
Come un abisso” (da “Commiato” di Giuseppe Ungaretti)
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