I Lotus Thief non hanno paura ad alzare il velo dietro al quale nascondiamo i nostri sentimenti più intimi, sia quelli più pacifici, che quelli più distruttivi e feroci. La loro musica scava nella nostra anima, la mette a soqquadro, penetrando nei meandri più oscuri e dimenticati, quelli nei quali il nostro stesso IO si rifiuta, categoricamente, di guardare.
Le sonorità metalliche, progressive, dark e goth metal, si intrecciano, in questo nuovo lavoro, a versi, drammi, storie e miti che affondano le proprie radici nell’antichità classica, nel mondo degli antichi Eroi Achei e delle irascibili e sanguinarie divinità che accendevano il fuoco della loro passione, condizionandone le scelte e portandoli, spesso, verso una fine dolorosa ed atroce, ma consentendo loro, unici tra i mortali, di vincere l’oblio del tempo ed esser ricordati per sempre, di generazione in generazione.
L’intreccio sonoro-letterario amplifica il potere evocativo degli antichi testi, li rende più che mai attuali, facendo sì che gli ascoltatori possano rivivere le vicende narrate, sentire il peso delle scelte compiute, gustarne il sapore. “Oresteia” è una storia umana; una storia di sacrificio e di dolore, di violenza e di vendetta, che spinge i Lotus Thief a dipingere la propria tela musicale di toni cupi e profondi, epici e drammatici. Accelerazioni aggressive ed atmosfere acide e lisergiche si mescolano a momenti eterei di malinconia ed abbandono: le parole di Agamennone, le grida delle Erinni, lo sgomento di Oreste, riecheggiano nei brani del disco che è concepito come un’opera unitaria. E, quindi, come tale deve essere ascoltata, affinché possa essere apprezzata al meglio delle sue potenzialità: abbiamo tra le mani un concept album d’ispirazione teatrale nel quale i passaggi metallici si contrappongono a quelli ambient, i momenti più melodici si contrappongono ai momenti più violenti e distorti, mentre il cielo cambia continuamente colore, così come il mondo che ci circonda e funge da palcoscenico per le nostre emozioni, passando da un bianco gelido e glaciale ad un rosso scuro ed intenso, proprio come il sangue che viene versato affinché Oreste possa avere la sua vendetta ed esser, finalmente, giudicato dai suoi déi.
Comments are closed.