giovedì, Novembre 7, 2024
Il Parco Paranoico

Brain Utopia, Deaf Proof

Mik Brigante Sanseverino Febbraio 5, 2020 Dischi Nessun commento su Brain Utopia, Deaf Proof

L’utopia celebrale dei Deaf Proof è un non-luogo nel quale, sempre più spesso, le persone comuni, i ragazzi, oggi, tendono ad isolarsi e restare, drammaticamente, soli. Un vero e proprio isolamento emotivo nel quale i singoli individui – pur facendo parte di un mondo fluido, iper-tecnologico e super-connesso, un mondo in cui basta un semplice click per entrare in contatto con qualcuno dall’altro lato del pianeta – non riescono più ad esprimere in maniera naturale i propri sentimenti e si chiudono nelle proprie camere ovattate in compagnia delle sempre più sofisticate e spersonalizzanti diavolerie elettroniche che le “big company” mettono loro a disposizione.

“Brain Utopia”, il primo lungo brano del disco, ci risucchia, in maniera feroce e spietata, in questo non-luogo senza tempo, nel quale i nostri sensi sono drogati, assuefatti e resi prigionieri. Ci sembra di stare meglio, di “vivere” in piccoli paradisi personali, di distaccarci da tutte le brutture e le ingiustizie del nostro mondo. Ma, in realtà, questo nostro isolamento non fa altro che rendere più forti e più potenti coloro che su queste brutture e su queste ingiustizie hanno costruito, appunto, il proprio potere, la propria forza e la propria ricchezza.

I Deaf Proof, con i loro suoni aperti e spaziali, con i momenti delle distorsioni, dei feedback e dei fuzz più selvaggi e con i passaggi più pacifici, ipnotici e riflessivi, vogliono risvegliarci, ci spingono ad uscire dalle nostre splendide e fragili bolle di sapone per riprendere contatto col mondo reale, per assaporare e toccare tutto quello che ci circonda. Certo, potrebbe non piacerci, potrebbe farci soffrire, potrebbe farci sentire meno sicuri e meno protetti, rispetto quelle nostre belle camerette comode e colme di distrazioni mentali, ma è l’unico modo di cui disponiamo per far sentire la nostra voce, per avere ancora una vita da vivere, dei luoghi reali da visitare, un tempo reale da consumare a proprio piacimento e, soprattutto, per far capire a chi ci comanda che noi siamo qui, vigili e con gli occhi della mente, finalmente, aperti.    

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.