Le sonorità metalliche e punkeggianti dei Converge, impregnate di post-hardcore oscuro, veloce ed abrasivo, si sono lasciate completamente risucchiare nel vortice dell’elettronica ossessiva e sperimentale di Kurt Ballou per dare vita ad una versione ambient di più di mezz’ora di “Aimless Arrow” che si è trasformata nella freccia senza scopo di “Endless Arrow”.
Visti i tempi difficili che stiamo attualmente vivendo, la scelta del brano non è assolutamente casuale, perché “Aimless Arrow” è una canzone pervasa da tonalità cupe, che ammiccano alla malinconica sofferenza delle sonorità metalliche più darkeggianti, mentre Jacob Bannon segue una scia vocale più lineare e pulita. Ma questa canzone è anche la cruda rappresentazione di quella che è la nostra realtà: per poter vivere la vita che desideriamo, con tutti i suoi eccessi e la sua sfrenata corsa all’oro dell’apparenza, siamo disposti a sacrificare chiunque, soprattutto quelli che sono più esposti e cioè gli emarginati, i poveri, i deboli e, in generale, tutti quelli che consideriamo strani o diversi, semplicemente perché non si omologano a quelle che sono le regole imposte dalla parte dominante della società. Tutto questo male si trasforma, appunto, in una freccia senza alcuna meta, senza alcuna direzione, senza alcuno scopo, se non quello della violenza gratuita, dell’odio, della rabbia e del dolore nei confronti di chi ha la dannata sfortuna di intercettare il suo cammino.
Oggi, però, quella freccia, scagliata ai tempi di “All We Love We Leave Behind”, è giunta tra noi, nelle nostre case iper-connesse piene di comodità, nelle nostre vite frenetiche e sfarzose, tra i nostri aperitivi e le nostre gite al mare. Ed ora che essa non è più relegata in qualche paese del Terzo Mondo o nelle periferie abbandonate delle nostre metropoli post-industriali o in qualche buco sperduto e remoto del pianeta, ci sentiamo indifesi, ci sentiamo deboli, ci sentiamo impauriti, ci sentiamo abbandonati a noi stessi, in balia di un nemico invisibile che arriva senza preavviso e che distrugge i nostri sogni, i nostri legami sociali, lavorativi o affettivi, senza preoccuparsi di chi sia la sua vittima, di quanto possa essere ricca o influente o potente.
I Converge, con la pubblicazione di questa versione elettronica della loro freccia più appuntita, vogliono sì darci la possibilità di distrarci dalla routine quotidiana in cui siamo costretti oggi, ma ci danno anche l’opportunità di riflettere su quello che potremmo e dovremmo cambiare nel prossimo futuro per creare una società più equa, più giusta e più eco-sostenibile, se vorremo davvero opporci a queste frecce senza fine.
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