La vera ferita non è tanto quella provocata da un dardo avvelenato d’amore, quella guarirà prima o poi; la vera ferita è quella che ti resta dentro, in profondità, la libidine di un’anima inquieta, sperduta, eccitata, che non può fare altro che approfittare di questi corpi disarmati, perché è l’unico modo che lei possiede per comunicare con l’esterno, per farti sentire la sua voce, per poterti porre le sue domande.
Parole semplici e dirette, capaci di evocare, intrecciandosi con le trame sonore shoegaze e dream-pop, tutto il senso di oppressione dei nostri peggiori incubi, quanto l’appagante serenità che deriva dall’accettazione del proprio ruolo e dei propri sentimenti. Solo la consapevolezza, infatti, più che le ali dell’infido figlio di Ares ed Afrodite, ci consente di sollevarci dalle paludi rabbiose nelle quali, spesso, accecati dalla passione più bestiale e sfrenata, restiamo invischiati.
“Libidine” è il primo singolo dei 7mondays.
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