venerdì, Novembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Strange To Explain, Woods

Mik Brigante Sanseverino Maggio 29, 2020 Dischi Nessun commento su Strange To Explain, Woods

Noi siamo fatti anche di tempo: ci sorprendiamo per la quiete e l’armonia di un’alba, ma sappiamo anche apprezzare le ombre inquiete e l’oscurità della notte; esprimiamo le nostre diverse sensibilità e personalità attraverso diversi cronotipi ed un diverso modo di rapportarsi al naturale ciclo luce-buio. Ovviamente, tutto ciò che altera e si contrappone al nostro ritmo circadiano può dare luogo a stati di tensione estrema o di profonda apatia che finiscono, inevitabilmente, per riversarsi sul nostro lavoro, sulla nostra socialità, sui nostri affetti, sul nostro modo di affrontare la vita.

“Strange To Explain”, con le sue sonorità diluite, con la sua capacità di propagarsi dentro e fuori di noi, con le sue atmosfere folk-rock e psichedeliche, con il suo approccio più acustico, nel quale le tastiere, spesso, diventano le vere protagoniste, rappresenta una fuga da quello che è il “tempo esteriore”, scandito dai ritmi frenetici delle nostre giornate, piene di impegni, di obblighi, di appuntamenti, di superficialità, per ritrovare il proprio “tempo interiore”, quello che ci consente di apprezzare un paesaggio, di rivivere un ricordo remoto o semplicemente di godere delle piccole cose che riempiono le nostre esistenze e le rendono uniche. Oggi, infatti, appare necessario omologarsi, vivere le medesime vite, avere gli stessi sogni, agire allo stesso modo, privandoci così di tutte le gioie che può darci il nostro “tempo interiore”.

Ma il recente lockdown ha segnato una svolta nel nostro rapporto col tempo, con gli altri e con noi stessi. Quando chiudiamo gli occhi possiamo ritrovare tutto quello che credevamo di avere perduto, anche una persona cara; possiamo ascoltare nuovamente la voce o stringerle ancora la mano. I Woods riversano questi concetti nel loro nuovo disco, li avvolgono in atmosfere suadenti ed ipnotiche, cercano di trasformare la sfiducia e l’abbattimento in voglia di ripartire e di rinascere, caricando di speranza e di fiducia i loro pezzi, lasciando che persino il Tempo si fermi e trattenga il fiato dinanzi ad una nuova vita che viene al mondo, mentre “Just To Fall Asleep” stende le sue trame folkeggianti ed introspettive su tutti noi, in modo che poi “Be There Still” possa penetrare in profondità e riportare alla luce capacità sensoriali e percettive che non pensavamo di possedere. Intanto ad Ovest il sole tramonta, i suoi ultimi raggi di luce vengono risucchiati dall’oceano, la musica assume le connotazioni più oniriche e misteriose di “Weekend Wind” e tu pensi a come la vita possa cambiare da un momento all’altro, possa improvvisamente toglierti o donarti qualcosa, per cui è necessario non lasciarsi distrarre e goderne a pieno ogni momento.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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