venerdì, Novembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Songs For Sad And Angry People, Partinico Rose

C’era una volta una donna che veniva da un paese remoto, da una terra di profondo dolore, ma anche d’immensa gioia; c’erano una volta Peter Murphy e Robert Smith; c’erano una volta parole che narravano storie di difficoltà, storie impregnate dalla paura di non farcela a tirare avanti, dal timore di perdersi e restare per sempre soli.

Immagini, voci, rumori, sapori, che caricano l’aria di tensione ed elettricità e che trovano il loro sfogo naturale nelle sonorità darkwave e post-punk dei Partinico Rose. Sonorità che raccontano di un epico passato, ma anche di un passato che si trasforma e che rivive nella drammaticità e nella fugacità del nostro estraniante ed iper-tecnologico presente, nel quale, in fondo, nulla sembra avere più importanza, significato o valore. Tutto è opinabile; ogni riferimento è transitorio; ogni verità è fasulla; ogni relazione è finita, mentre, intanto, le nostre piccole esistenze si consumano lungo i binari di giornate tutte uguali, immerse in una omologante mediocrità che svuota sempre più le nostre personalità, le nostre menti e soprattutto i nostri cuori.

Il mondo cade in un eterno crepuscolo di cui la band siciliana costruisce l’ideale colonna sonora: “Slave Of Time” è un inno oscuro alla nostra frenetica ed irrazionale “normalità”; “Misanthropy” da voce alla sofferente e vana ricerca di qualcosa a cui potersi ancora aggrappare per non essere travolto e portato via da questo finto progresso, ma non abbiamo più nulla. Ci hanno portato via tutto ad iniziare proprio dal nostro tempo: non abbiamo più nessun futuro ed il passato non ci appartiene. Resta solamente questo presente scarnificato e moribondo, nel quale echeggiano le innumerevoli solitudini dei nostri pensieri e dei nostri sentimenti; idee ed emozioni dalle quali prendono forma la disarmante e struggente richiesta d’aiuto di “Don’t Leave Me Alone”, lo slancio passionale e altruista di “The End Of Summer”, l’impetuoso e bruciante vigore di “Revenge”. Ma siamo sempre noi, con il nostro vuoto riempito d’amore ed irruenza, con tutte le nostre piccole storie umane di rabbia e tristezza. 

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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