venerdì, Novembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

For Ever, Arya

Mik Brigante Sanseverino Settembre 23, 2020 Dischi Nessun commento su For Ever, Arya

Difficile restare noi stessi, difficile non restare disorientati, mentre tutto quello che ci sta attorno cambia continuamente e tutti quelli che consideravamo i nostri riferimenti cadono a pezzi. “For Ever” è un album perennemente in bilico tra la luce ed il buio, tra la consapevolezza di non poter sfuggire a questo sistema e doversi necessariamente adeguare ai suoi meccanismi e la voglia di lasciarsi andare, di non dover obbligatoriamente scegliere una direzione precisa, una vita perfetta, un lavoro ideale.

Quasi tutti fanno così, si chiudono nel silenzio delle loro paure, convinti che così non soffriranno più, che nessuno li guarderà più male. Ci sono, però, coloro che, nonostante tutto, scelgono di sognare, di chiudere gli occhi ogni volta che ne hanno voglia, persino di sprofondare, piuttosto che restare in questo stato perenne di galleggiamento nell’attesa che qualcuno, prima o poi, stacchi la spina. Tutto ciò fa sì che l’album alterni momenti più pacifici e riflessivi ad altri più drammatici e devastanti, alternando voce rabbiosa e pulita, fondendo ed innestando sulle trame progressive metal di riferimento elementi sonori di diversa matrice, aumentando e rallentando continuamente il ritmo, mentre le chitarre ed il basso dipingono ambientazioni oscure, malsane e viscerali.    

Gli Arya non nascondono i propri sentimenti e stati d’animo, anzi li utilizzano per sperimentare sonorità diverse, per aprirsi a mondi distanti da quello metal, dal grunge al rock psichedelico: “Lost War Song” diventa la voce dell’anima, la loro anima e quella degli ascoltatori; un’anima che rimane invischiata nelle paludi della modernità e dell’apparenza, che vorrebbe ritrovare la bellezza dell’amore ed oltrepassare il muro di apatia, conformismo e superficialità che ci rende sempre più soli, sempre più affamati, sempre più stanchi. “I’m so sorry I wish you came back”, diventa la breccia nel muro, la mano tesa a chi non c’è più, a chi ci ha fatto soffrire o che noi abbiamo fatto soffire. Ma adesso non importa, perché la cosa più importante è ritrovare sé stessi e ricucire il rapporto con gli altri. Solo così avremo davvero la speranza di rendere questo mondo migliore, solamente recuperando l’umanità perduta e sepolta, l’umanità abbattuta e sconfitta.

Nonostante la sua eterogeneità, nonostante la sua durata si assesti sull’ora abbondante, “For Ever”, in uscita il 20 Ottobre 2020, è un lavoro compatto, piacevole, da ascoltare tutto d’un fiato; non è un album facile, ma è un album liberatorio e veritiero, un album che ti esorta a confrontarti con i meccanismi cupi e contorti del nostro presente, ma, allo stesso tempo, è un ottimo modo per esorcizzarli, per guardare ciò che si nasconde dietro la loro falsa perfezione e riprendersi i propri sogni imperfetti.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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