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Il Parco Paranoico

Polysomn, Kairon; Irse!

Mik Brigante Sanseverino Settembre 30, 2020 Dischi Nessun commento su Polysomn, Kairon; Irse!

“Polysomn”, il terzo album della band finlandese, è un poliedro perfetto con un numero infinito di facce: ogni volta che pensiamo di esser giunti sulla sua ultima faccia e di poter terminare il viaggio, scopriamo, invece, che esiste ancora una faccia inesplorata e sconosciuta verso cui le sonorità psichedeliche dei Kairon; Irse!, dense di contaminazioni shoegaze, prog-rock e metalliche ci spronano a muoverci. “Psionic Static” è il primo passo del nostro cammino, la fondamentale spinta a vincere l’inerzia ed uscire dalla scatola ristretta dalla quale osservavamo e giudicavamo unilateralmente il mondo. Ci eleveremo, sempre più, verso il cielo, e nel frattempo le innumerevoli scatole in cui vivono i nostri simili ci appariranno sempre più piccole, sempre più assurde, sempre più ridicole, sempre più insignificanti.

C’è spazio per le chitarre robuste di “Welcome Blue Valkrye”, per le suadenti armonie di “Mir Inoi”, per l’analisi introspettiva di “Altaãr Descends“, per i rumori improvvisi, le atmosfere jazzate, i momenti più estranianti ed allucinati e quelli più pacifici e rassicuranti. Frammenti di krautrock e dream-pop acido, passaggi vibranti che ricordano tanto il noise rock degli anni Novanta, i Kairon; Irse! non hanno alcun pregiudizio riguardo alle loro sperimentazioni sonore, nessun approccio è vietato, nessun incontro è negato, nessuna commistione è ritenuta blasfema.

La nostra realtà quotidiana, spesso, ci impone scelte obbligate, ci impedisce di essere noi stessi, di mescolare la realtà con i nostri sogni, le nostre decisioni con i nostri sentimenti. “Polysomn” è il risultato, invece, di un processo creativo non stabilito a priori; la sua bellezza risiede nel fatto di essere in perenne evoluzione sulle facce di questo cristallo magico, riuscendo a non farsi intrappolare e limitare da questa o quella visuale di parte, ma rimanendo in bilico tra il sonno e la veglia, tra la fantasia e la realtà, tra il giorno e la notte, tra l’ordine ed il caos, tra la quiete ed il rumore ed utilizzando queste disomogeneità come proprio potenziale, come il carburante per consentire alla propria navicella di continuare il viaggio ed accrescere esperienze e conoscenze. 

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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