domenica, Dicembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Slow, Tamara Parsons-Baker [video]

Mik Brigante Sanseverino Novembre 6, 2020 Video Nessun commento su Slow, Tamara Parsons-Baker [video]

Ci sono giorni nei quali ci svegliamo immobili, prigionieri di case silenziose, con gli occhi fissi sugli schermi luminosi di tv, smartphone e tablet che continuano a tramutare le evidenti inefficienze e le assurde scelte della nostra classe politica e del sistema economico di stampo neo-liberista che la protegge e sostiene, in un concentrato di ansie, paure ed insicurezze che vengono iniettate, deliberatamente, nelle nostre esistenze. Ci sono giorni nei quali vorremmo, semplicemente, scendere in strada; bere una birra; soffermarci a fissare un tramonto; lasciare che i suoi ultimi raggi si adagino, tranquilli, dentro di noi, ripulendoci da tutte le scorie, tutte i detriti, tutte le macerie.

Ci sono giorni in cui tutto ciò ci viene portato via, lo perdiamo all’improvviso ed allora ci chiediamo in cosa trasformare il vuoto che ci opprime, che voce e, soprattutto, che suono dare ai nostri pensieri che vagano in questo spazio estraneo. “Slow”, con le sue sonorità intrise di dolcezza ed oscurità, di dolente malinconia ed ardente passione, è, appunto, uno di quei suoni, mentre Tamara Parsons-Baker, esattamente come facciamo anche noi, tenta di ritrovare la sua strada in questo mondo perennemente in chiaroscuro, minacciato da ombre affamate di tempo, del nostro tempo.

Un mondo nel quale ci ritroviamo sempre più precari, sempre più lontani gli uni dagli altri, confinati dietro una spessa lastra di vetro, uno schermo di plexiglass o i cristalli liquidi di un monitor, chiedendoci quand’è stata l’ultima volta che ci sentiamo sentiti davvero al sicuro, che siamo stati davvero noi stessi, che abbiamo avuto davvero il vero e pieno controllo delle nostre giornate. Nel frattempo le atmosfere del brano, bagnate nel mare di trame e tonalità pop e barocche, si fanno più rarefatte, più lunari, più intime e penetrano in quell’enorme ed innaturale vuoto, proprio dove, un tempo, lasciavamo che gli ultimi raggi del tramonto, l’aria fresca della sera, il rumore del mondo circostante, stimolassero il nostro cuore e la nostra fantasia.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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