domenica, Dicembre 14, 2025
Il Parco Paranoico

Eclectric Poison Tones, Jahbulong

Mik Brigante Sanseverino Novembre 12, 2020 Dischi Nessun commento su Eclectric Poison Tones, Jahbulong

Il blues pesante della band veronese, con le sue infernali e passionali divagazioni stoner metal ed i suoi passaggi riflessivi e psichedelici che richiamano la vibrante ed acida intensità degli anni Settanta, si arricchisce, ulteriormente, dal punto di vista sonico, di prospettive, feedback, echi, visuali e sonorità post-grunge.

Le atmosfere si fanno volutamente più cupe, con quel minaccioso e morboso orizzonte che caratterizza i tempi moderni, perennemente sullo sfondo dei quattro brani dell’album, a rammentarci quanto sia precaria la condizione umana; quanto siano effimere le nostre tecnologie; quanto siano insignificanti e minuscoli i mondi che costruiamo, affannandoci ed ammalandoci, attorno a beni, posizioni ed oggetti del tutto inutili e superficiali, soprattutto se vengono messi a confronto con l’infinità dell’Universo, con le molteplici possibilità, scelte, idee che esso ci offre, con le leggi ignote, divine e misteriose che ne costituiscono l’essenza invisibile.

Leggi che non sono estranee ed aliene all’essere umano, ma che ritroviamo, esattamente, anche nella natura che ci sta attorno, quella natura di cui noi siamo parte integrante. I Jahbulong danno forma musicale a concetti, domande, stati d’animo, dubbi che, da secoli, si agitano, insofferenti, nell’animo umano, rifiutando di prendere per buone tutte le teorie, gli assiomi, i postulati che provengono dall’esterno, da quel sistema politico, mediatico ed economico che preferirebbe se fossimo tutti allineati sulle medesime posizioni; le sue posizioni, ovviamente.

Facendo propria la lezione ed il sacrificio di Giordano Bruno, il filosofo nolano di cui si celebra il 420° anniversario della morte, “Eclectric Poison Tones” spinge i suoi riff liberatori, le sue distorsioni, il suo viaggio cosmico verso quell’elemento mistico e divino che rappresenta la vera anima del mondo, permettendo a quella che altrimenti sarebbe solo materia inerme di elevarsi e diventare verità e bellezza, le quali, a loro volta, possono essere espresse sotto forma di parole, di racconti, di gesti, di musica, di tutto ciò che è racchiuso tra le accattivanti ed ipnotiche espansioni sabbathiane di “Under The Influence Of The Fool” ed i tenebrosi e profonfi abissi celati tra le pieghe oniriche di “The Eremite Tired Out”.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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