venerdì, Novembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Quiet Riot EP / Strange Dayz – Slam

Mik Brigante Sanseverino Novembre 16, 2020 Dischi Nessun commento su Quiet Riot EP / Strange Dayz – Slam

La serenità e la pace sono estremamente fragili, come il volo di una colomba, perennemente minacciata da predatori più forti, più spietati e più aggressivi; ma, allo stesso tempo, la colomba è coraggiosa, preferisce volare libera nel cielo, piuttosto che accontentarsi di una comoda e rassicurante gabbia, pur sapendo di poter attirare su di sé le minacciose attenzioni dei suoi nemici naturali.

Quella che viviamo è un’epoca strana nella quale sembra non esserci posto per le colombe, così come non c’è posto per la pace e la serenità, anzi ogni scelta politica sembra non faccia altro che acuire ancora di più le disparità e le ingiustizie esistenti tra i deboli ed i forti, tra i poveri ed i ricchi, tra le persone comuni e l’élite dominante.

Il nostro tempo sembra accanirsi contro la stessa vita ed obbligarci ad essere perennemente soggiogati, proni e dimessi; coesistiamo con la paura e ci trasciniamo, per le strade affollate delle nostre metropoli, come automi che non troveranno mai pace, sicurezza, stabilità, mai un futuro che permetta loro di realizzare i propri sogni ed i propri obiettivi. Le giornate sono dominate dalla fragilità e dalla precarietà, mentre i grandi burattinai, nascosti nell’ombra e nell’anonimato, protetti dai loro innumerevoli cani da guardia, diventano sempre più grassi, cattivi ed arroganti.

Tutto ciò conferisce alle sonorità di Quiet Riot EP ed ancor di più ai tre brani appartenenti al progetto “Strange Dayz” un incedere oscuro e minaccioso, nonché una sorta di drammaticità di fondo, che, anche nei momenti più aperti e dilatati, quelli in cui le vibranti ritmiche elettroniche prendono il sopravvento sulle trame e le nostalgie techno-house che strizzano l’occhio al passato, conserva questa disillusa e cruda visione del nostro presente, oltre che una componente introspettiva e meditativa di base d’ispirazione decisamente politica, nel senso più spirituale del termine.

Una componente armonica fondamentale con la quale gli Slam tentano, a forza di bassi e dinamiche tamburellanti, di risvegliare le nostre coscienze sopite, cercando, allo stesso tempo, di costruire strutture sonore e concettuali che vadano oltre l’ovvia denuncia dell’aridità dei tempi moderni, tentando di mettere al centro del discorso le radici profonde di queste problematiche, oltre che, ovviamente, il singolo individuo. Ciò rende la partecipazione e l’ascolto più attivi; non va dimenticata, infatti, la sfera più personale e sentimentale di ciascuno di noi: oggi l’alienazione, l’ansia, lo stress, la paura, la sfiducia, la diffidenza, l’egoismo, l’insensibilità, non sono che l’altra faccia del problema, sono anch’esse frutto delle medesime scelte politiche, economiche, sociali e sanitarie che stanno distruggendo, sempre più velocemente, il nostro pianeta, annientando le varie specie viventi, alterando pericolosamente il clima, sprecando le risorse essenziali alla vita, provocando immani disastri ecologici, favorendo la nascita e la diffusione di virus e malattie sempre più pericolose e mortali. 

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.