venerdì, Novembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

NYC, The Fuzztones

Mik Brigante Sanseverino Dicembre 3, 2020 Dischi Nessun commento su NYC, The Fuzztones

New York City può contenere qualsiasi cosa, può sopportare qualsiasi paranoia, follia o frenesia umana, non ha alcun bisogno di riposare, le basta specchiarsi nei suoi grattacieli, fare una passeggiata nei suoi parchi, riempirsi i polmoni della brezza che arriva dall’oceano e poi tuffarsi nuovamente nelle sue luci, nel fiume di persone che affolla le sue strade.

New York City è il luogo più adatto per nascondersi dagli altri, per nascondersi da sé stessi; è la città che troverai alla fine del sentiero lastricato di mattoni gialli, è dove i tuoi sogni e i tuoi incubi, almeno per una notte, possono diventare reali.

Musicalmente New York City ha parecchie facce, amorevoli e dannate, vincenti e perdenti, oscure e luminose: innanzitutto i Ramones e Frank Sinatra; Patti Smith; i Sonic Youth; i Run-DMC; The New York Dolls; The Dead Boys; Lou Reed; The Velvet Underground; The Fugs; Wayne County; Johnny Thunders; The Heartbreakers; Blue Oyster Cult; John Lennon; artisti che hanno intrecciato, in maniera diversa, a volte estrema, i fili della propria esistenza con questa città. E tra loro ci sono, ovviamente, anche i Fuzztones di Rudi Protrudi che, per festeggiare il quarantesimo anniversario della band, pubblicano un album dedicato completamente a NYC, attraverso la re-interpretazione di brani storici, sui quali spicca una brillante versione di “53rd & 3rd” dei fratelli Ramone.

Ma le sonorità garage-rock dei Fuzztones entrano perfettamente in sintonia con tutte le canzoni, le plasmano e si fanno plasmare, è un processo di reciproco scambio che non si pone limiti o confini; brani come “High Tension Wire” dei Dead Boys, “Skin Flowers” dei Fugs o “You Gotta Lose” di Johnny Thunders & The Heartbreakers, pur essendo impregnati dell’atmosfera elettrica, viscerale e fumosa che si respirava al CBGB negli anni Settanta, non restano confinati nel lontano passato, ma, grazie alle loro improvvise accelerazioni, grazie alle loro distorsioni, grazie alla loro vitalità, alla loro spensieratezza ed alla loro energia, invadono il tempo presente, si insinuano in ogni buco della città e la fanno godere, la fanno vibrare, la fanno risuonare, mescolando garage, rock’n’roll, punk, psichedelia, rumore, poesia, melodia, rabbia e passione, perchè, in fondo, Gotham è tutto questo ed anche di più.

E’ l’unica città al mondo in grado di rivelarti chi sei davvero, ma non è lei a cambiarti, non lo fa mai. Lei ha solo la sfrontatezza ed il coraggio di mostrarti quello che c’è sotto la maschera che ti ostini ad indossare, ogni giorno della tua vita, ma sarai solo tu a fare la scelta, perché, in fondo, questa città è soprattutto un simbolo di libertà.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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