Cosa resterà dell’anno in cui abbiamo affrontato la prima pandemia globalizzata dell’era digitale?
Stiamo davvero vivendo l’epilogo del modello neo-liberista e ritorneremo ad un modello in cui lo Stato riassumerà il pieno controllo della sanità e di tutti quesi servizi essenziali che, negli ultimi decenni, sono stati caratterizzati da privatizzazioni, tagli del welfare, deregolamentazioni selvagge ed una rigida, spesso disumana ed ossessiva, austerità finanziaria?
Oppure dimenticheremo tutto e contiuneremo a seguire la chimera auto-distruttiva della massimizzazione dei propri utili, continuando a calpestare i più deboli, i più poveri, i più emarginati, i più soli?
L’unica certezza è che il mondo evolve e difende sé stesso, costruendo nuovi equilibri e trovando nuove rotte che possono anche far a meno dell’essere umano; il mondo, infatti, se ne frega dei paradigmi economici, delle ideologie uniche, dei dogmi finanziari. Come potranno, allora, uomini e donne di buona volontà ritrovare la propria pace, la propria stabilità e soprattutto la fiducia in un domani migliore?
Innanzitutto iniziando ad aggrapparsi a ciò che ripulisce le nostre coscienze, come fa, appunto, la musica; possono sembrare cose piccole ed insignificanti, ma sono in grado di trasmetterci quel coraggio e quella forza per compiere scelte difficili, oltre che rafforzare i legami di empatia tra di noi. La Seahorse Recordings ha deciso di pubblicare questa compilation che raccoglie alcuni brani inediti, di diversa matrice sonora, ma accomunati dalla voglia di recuperare il tempo perduto e di voltare finalmente la pagina, lasciandosi alle spalle le assurdità ed il dolore di quest’ultimo anno. Essi rappresentano la nostra memoria e la nostra testimonianza per il futuro, racchiudono in sé la nostra storia e la consapevolezza del nostro passato, ma soprattutto sono un atto di fede nel presente, nella nostra capacità di ripartire in un modo più positivo, più equo, più sostenibile, più solidale, più rispettoso dell’intero Creato.
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