Può esistere un amore senza misura, un amore più intenso di quello che proviamo per noi stessi, un amore che sia più forte di qualsiasi alibi e di qualsiasi paura? Il nuovo video di Nero Kane, diretto da Samantha Stella, “Mechthild”, ispirato agli scritti di Mechthild of Magdeburg, mistica cristiana tedesca del XIII secolo, intreccia visioni mistiche, sonorità crepuscolari e psichedeliche, ambientazioni western, trame folk diluite e darkeggianti, con il coraggio e l’auto-consapevolezza che sono richiesti da un amore così potente.
I tempi attuali sono in antitesi con una strada così ardua e difficile; noi viviamo, soprattutto, di miti artificiali ed eccessi passeggeri, che ci rendono sempre più schiavi delle apparenze, degli utili compromessi e delle opinioni altrui. Non riusciamo ad immergenci in un’esperienza così totalizzante, alla quale Samantha da una coinvolgente e profonda interpretazione canora, capace di evocare e renderci visibili, almeno per la durata del brano, quella libertà interiore e quell’immensità che, probabilmente, finché resteremo chiusi e barricati nei nostri io, non proveremo mai.
Quei cavalli al galoppo, lei stretta nella morsa silenziosa delle sue preghiere, le dita che sfiorano le corde d’una chitarra, sono le facce della medesima passione; una passione che si auto-sostiene e che si espande in altra passione e che diventa una forza positiva in grado di rivitalizzare ed unificare il mondo. È ovvio che un’energia così grande può fare paura, può mettere in soggezione, può destabilizzare, perchè, nonostante l’essenza umana sia puro amore, sempre più spesso, noi preferiamo distaccarcene e separarcene, convincendoci che trascendere da sé e affidarsi a qualcun altro, persino a Dio, sia una fonte di sofferenze e di delusioni.
Intanto le trame di piano e violino, organo e chitarra, ci prendono per mano e ci spronano a capire chi siamo, ad abbracciare la nostra essenza, a comprendere qual è la nostra vera direzione, ad uscire da quell’inferno terreno che è la solitudine. Ma se guarderemo davvero dentro di noi, ci accorgeremo, in fondo, che noi, soli, in realtà, non lo siamo stati mai.
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