[Foto di Ellinor Egeberg. Maschera di Carina Shoshtary. Abiti di Merilin Kolk. Acconciatura di Malin Wallin]
Il lato oscuro è in attesa sotto la nostra stessa pelle, cresce a poco a poco, facendo tesoro di ogni delusione, nutrendosi di miseria ed auto-commiserazione, di tutti quei sogni e quei progetti che neghiamo a noi stessi e che non diventeranno mai parte della nostra realtà. “Skeleton Remix” si muove proprio in questo spazio torbido, laddove queste emozioni negative assumono una consistenza fisica, asfissiante e dolorosa; laddove il lato oscuro tenta di convincerci del fatto che, per non soffrire ancora, dobbiamo lasciare che la versione peggiore di noi prenda, finalmente, il sopravvento ed il controllo delle nostre scelte e delle nostre azioni.
Le trame cinematiche, fluide e rarefatte, di Øyvind Blikstad toccano la carne e le ossa, mentre le armonie vocali di Synne Sanden fissano il lato oscuro, i suoi aspetti più sgradevoli – il suo narcisismo, il suo vittimismo, i suoi intenti manipolatori – e perciò si caricano di tensione, di sfumature dark, cupe e crepuscolari, rischiando, contemporaneamente, di restare intrappolate in una palude di relazioni interrotte, di ferite aperte, di esperienze passate, di futuri abbozzati, che continuano a tormentarci, mentalmente e fisicamente, facendoci sentire piccoli, inadatti, deboli ed estremamente fragili. Ma questo deserto emotivo e le sue rovine rappresentano un passaggio di crescita obbligatorio e necessario, mentre, intanto, “In His Mud” fa il suo corso e arricchisce le sonorità dell’EP, facendo sì che elementi artificiali, apparentemente caotici e rumorosi prendano improvvisamente vita e rendano più eterogenee le ambientazioni orchestrali di riferimento, offrendo così nuovi spunti, nuovi sentieri, nuove prospettive.
“Swallowed”, con le sue atmosfere lunari, rappresenta il momento di svolta, quello nel quale accettiamo quei sentimenti negativi che vivono dentro di noi ed andiamo oltre il senso di colpa, oltre la vergogna ed il dolore, proiettandoli verso l’esterno e consentendo alla luce del nuovo giorno di illuminarli e mostrarceli per ciò che sono. Questo crudo contatto, questa anomala fusione tra il dentro ed il fuori, tra la luce ed il buio, non è altro che un atto di accettazione del proprio passato, un momento di passaggio nel quale comprendiamo quelli che sono i nostri limiti e ci prepariamo a superarli, a dipingere un mondo diverso; un mondo più solido e più consapevole.
In uscita il 5 Marco 2021, nel frattempo…
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