Le trame elettroniche di questi quattro brani abbandonano le ambientazioni notturne del precedente EP (Aion EP, NCT333) per seguire il Sole nel suo viaggio oltre le costellazioni del Cane Maggiore e del Cane Minore, nel caldo più torrido e spietato di un’estate trascorsa tra le tradizioni, le leggende ed i miti dell’Italia meridionale. Questa controra, intrisa di sonorità downbeat ed ambient, assume i contorni di un’esperienza onirica e visionaria, nel quale il nostro corpo, immerso nel silenzio iniziatico delle ore meridiane, viene rapito dal dio-sole Horus, il dio che incarna l’ordine e l’armonia universale.
Ma nella pace assoluta è nascosto il seme della guerra, il Bene ed il Male non sono separati, ma sono complementari alla vita stessa e quindi sono entrambi presenti tanto negli esseri umani, quanto nelle divinità, nei principi e nelle forze misteriose che regolano la natura ed il flusso delle stagioni. Il confine, dunque, tra questo attraente riposo, sia fisico che mentale, e la pericolosa perdita di partecipazione ed interesse verso sé stessi e verso gli altri, è invisibile; di conseguenza potremmo ritrovarci, da un momento all’altro, nella stretta mortale del dio serpente Apopi, incarnazione del male assoluto, desideroso di ingoiare il Sole e mettere fine alla vita nell’universo.
Questa minaccia perenne si avverte anche nell’EP dell’artista catanese NTC333: le voluttuose spire di “Light Is Violence” possono abbracciarci fino a farci soffocare, nel nome di quella brutale e selvaggia violenza tanto cara al dio-serpente. In ciascuno dei brani la precarietà resta in agguato, pronta a sfruttare ogni cenno di cedimento e lascivo desiderio di abbandono: le sfumature più morbide e suadenti, di matrice house, sono continuamente stressate e alterate da passaggi e incursioni di derivazione noise ed industrial, il cui scopo è rendere la luce talmente accecante da immobilizzarci e lasciarci bruciare nella canicola estiva, dimenticando qualsiasi legame con la vita, qualsiasi impegno, qualsiasi progetto, qualsiasi affetto o passione e smarrendo, completamente, il nostro rapporto con il Tempo. La controra, infatti, caratteristica essenziale e distintiva di tutti i Sud del mondo, è, soprattutto, il processo di dilatazione e scioglimento del tempo; un processo di liberazione che può essere rigenerativo e salutare, ma che, allo stesso tempo, può condannarci, per sempre, a vivere nell’immobilismo, nel vizio e nell’apatia.
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