giovedì, Dicembre 26, 2024
Il Parco Paranoico

New Long Leg, Dry Cleaning

Mik Brigante Sanseverino Aprile 30, 2021 Dischi Nessun commento su New Long Leg, Dry Cleaning

Le nostre città affogano in un grigiore surreale, ma i media preferiscono, sempre più spesso, soffermarsi su un semplice dettaglio e su di esso, isolando dal contesto, costruiscono una versione artefatta, artificiale ed asimmetrica della realtà; una realtà rispetto alla quale dobbiamo sentirci fortunati, soddisfatti, appagati da quello che abbiamo attorno e soprattutto da quello che riusciamo ad ottenere.

I Dry Cleaning, invece, ingigantiscono questi piccoli dettagli, ci sbattono in faccia la loro tragica mostruosità, ci scuotono con il loro flusso di parole intrise di amarezza, disincanto ed ironia, con le loro sonorità scarne ed essenziali, con le ritmiche basso-batteria d’ispirazione post-punk, con le loro chitarre venefiche ed asciutte, con una serie di immagini in bianco e nero del nostro mondo. Un luogo ostico e divisivo, nel quale regnano il disordine e la follia, emozioni primarie sulle quali la band inglese costruisce i dieci brani di questo disco, dando corpo ed anima alle architetture lunatiche e decadenti, marginali e malinconiche che fanno da pulsante e crudo contorno alle nostre esistenze caotiche ed affannate, ai nostri drammi, all’assurda convinzione di essere protagonisti di una storia, di una narrazione, di una favola, che, invece, in realtà, non è mai stata scritta per noi. Noi siamo unicamente delle comparse, indossiamo delle maschere, pronunciamo delle battute, facciamo delle scelte e compiamo delle azioni che, ovviamente, erano già state ampiamente previste, studiate, iniettate, senza che ce ne rendessimo conto, nella nostra mente.

Questo approccio realistico alla vita, assieme a tutta una serie di frasi, conversazioni, espressioni, movimenti che fanno parte della nostra quotidianità, danno consistenza musicale ai demoni che si nutrono dei tempi moderni: innanzitutto un senso profondo di solitudine ed abbandono, la marginalizzazione alla base della così detta società dell’informazione, l’apatia che ci invade e ci rende sempre meno sensibili nei confronti del prossimo e sempre più disinteressati alle questioni politiche, economiche e sociali, dalle quali dipende il futuro; un futuro al quale, però, abbiamo rinunciato da un pezzo, accontentandoci di quel piccolo dettaglio pulito ed ordinato, voltandoci poi dall’altro lato e fingendo che il resto non esiste o che, magari, è talmente distante da noi, dalla nostra vita, dalla nostra città, dal nostro cielo grigio, da non poterci fare assolutamente nulla. 

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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