domenica, Dicembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

IRA, Iosonouncane

Mik Brigante Sanseverino Maggio 15, 2021 Dischi Nessun commento su IRA, Iosonouncane

Lo spazio sonoro di “IRA” diverge verso melodie elettroniche, strutturazioni vocali, narrazioni oniriche, ermetismi verbali, il cui obiettivo è diradare le nubi che avvolgono le nostre coscienze e – attraverso questo viaggio in diciassette stazioni – riappropriarsi di una visione ed un approccio più empatico nei confronti del prossimo e di conseguenza del mondo. Le singole idee vengono destrutturate, sintetizzate in elementi musicali eterogenei, in modo che, una volta connessi nuovamente tra loro, possano suscitare emozioni nell’ascoltatore, catturarne l’attenzione e proiettare, sullo schermo della sua mente, concetti, immagini, impressioni, forme, che siano direttamente collegate a quella che è la nostra storia comune, le nostre tradizioni, la nostra umanità, il nostro passato, il nostro sguardo bisognoso d’essere rivolto verso un futuro che sia migliore.

Un futuro che, però, spesso, ci appare tenebroso, dispotico ed inquietante, come sono, in fondo, alcuni dei passaggi di “IRA”, i quali, facendo leva sulle atmosfere fredde ed artificiali dei sintetizzatori, ci risucchiano in un baratro liquido e profondo che è assolutamente impossibile dominare, almeno finché il nostro metodo di ascolto/esistenza resta individualista, solitario, materialista, estraneo e lontano da quelle che sono, nel frattempo, le esperienze di vita e di ascolto di coloro che ci stanno attorno. Non possiamo più ignorarli; ancora una volta, quindi, Iosonouncane esprime, con forza, la naturale e salvifica necessità di aggregazione umana; si tratta di qualcosa che è profondamente diverso da tutti i modelli e gli schemi che oggi propongono i media, i social e le diverse piattaforme di aggregazione virtuale presenti in Internet.

Nel disco si agitano anime diverse, legate a diversi momenti di crescita e maturazione personale; essi rappresentano mondi musicali diversi: dal folk-rock al songwriting più intimista e cantautoriale, dall’elettronica dark alla trance psichedelica, dalle surreali divagazioni ambient ad una dimensione estremamente casalinga ed acustica, fatta di pianoforti rarefatti ed arpeggi di chitarra; ma nulla di tutto ciò può rimanere immobile nel tempo, altrimenti morirebbe, è necessaria, quindi, una continua mutazione, una trasmutazione fisica, uno scambio osmotico di intenti ed emozioni, continuando a nutrirsi, come appunto accade in queste canzoni, di quelli che diventano via, via i nostri ricordi, i nostri viaggi, i nostri legami, tutto ciò che ci portiamo dentro e che ci consente di tenere memoria della nostra storia.  

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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