domenica, Novembre 24, 2024
Il Parco Paranoico

ØR, Oslo Tapes

Mik Brigante Sanseverino Maggio 26, 2021 Dischi Nessun commento su ØR, Oslo Tapes

ØR è l’innesto di trame sintetiche, oniriche ed introspettive – al limite della claustrofobia – su uno scheletro industrial-rock: vi sono momenti più eterei, morbidi e riflessivi che richiamano le accattivanti atmosfere trip-hop degli anni Novanta ed altri, invece, che destrutturano la nostra realtà, le voci ed i rumori caotici che abitualmente ci circondano, interiorizzandoli e ricostruendo un flusso oscuro di perturbazioni, di percezioni, di stimoli, di eclettici frammenti e di nuove prospettive sonore che si riversano nel mondo esterno, rendendo sempre più osmotico ed indefinito il confine tra lo spirito e la materia, tra il bene ed il male, tra il buio e la luce, tra ciò che definiamo progresso e quell’insieme di emozioni viscerali, selvagge, primordiali e tribali che esistono e resistono in ciascuno di noi.

Gli orizzonti aperti e sconfinati di “Norwegian Dream”, le divergenze cosmiche di “Zenith”, i raccordi spazio-temporali di “Cosmonaut”, l’eterno richiamo alle purezza originaria di “Kosmik Feels”, sono un esplicito invito a mettersi in discussione, a scegliere le misteriose insidie e i pericolosi enigmi nascosti nell’iniziale “Space In The Place”, piuttosto che accontentarsi di una vita orizzontale, scandita dai medesimi eventi, dagli stessi luoghi comuni, dalle solite effimere proposte e da scelte che, in realtà, nascondono solamente quello che è un percorso obbligato.

Il viaggio, quello vero, si distende dinanzi a noi, evocato da questi suoni magici e surreali, intrisi di rock psichedelico e spaziale; suoni che possono assumere la forma di un dolce, prezioso ed armonico idillio amoroso, ma anche trasformarsi nei gelidi e mortali tentacoli di “Obsession In The Mother Of All” e spingerci ad incontrare la parte peggiore, il buco nero della confusione, quella confusione che fa a pezzi i nostri migliori propositi, i nostri ideali, le nostre stesse anime. Confusione che assume le sembianze di un essere apocalittico, spingendo il sound degli Oslo Tapes verso la darkwave cruda, cupa ed industriale, verso una narrazione notturna capace di emozionarci, spaventarci e farci pensare.  

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.