Quali sono i nostri giorni migliori? Quelli nei quali le sfumature accattivanti e magnetiche dei synth incontrano le diluite e rarefatte trame delle chitarre, trasformandosi nel principale e più prezioso ingrediente che la band italiana utilizza per spalancare le porte del nostro inconscio e della nostra immaginazione. Porte dalle quali fuoriescono le nostre esperienze passate e tutti quei polverosi ricordi che lo scorrere del Tempo, spesso, altera, rendendoli più dolci e più spensierati di quanto essi fossero nella realtà; tutto ciò finisce per intrecciarsi con gli eterei ed accattivanti riverberi di “Downbrown”, con le armonie vocali di Giovanna Dazzi, con un mondo apparentemente pacifico e pervaso da luminose atmosfere shoegaze e dream-pop, sotto la cui superficie, però, le vibrazioni più oscure, più torbide e più malinconiche continuano a minacciarci, a insinuare dubbi nelle nostre esistenze, a rendere insicuri i nostri passi, a dare vita a pericolose crepe nel suadente muro di “Better Day”.
Un improvviso rallentamento, una pausa, un luogo al quale desideriamo ritornare, un vecchio amico: il velo che separa la luce dal buio è davvero sottile e potremmo ritrovarci, senza rendercene assolutamente conto, a fare i conti con emozioni, sentimenti, eventi, fatti, stagioni, che pensavamo di aver seppellito, per sempre, in profondità, laddove né le nostre cervellotiche elaborazioni mentali, né i nostri istinti più selvaggi e primordiali, potessero arrivare.
Ma ciò non vale, ovviamente, per la musica, per il suo enorme potere evocativo; le quattro canzoni di questo EP, infatti, nonostante la morbidezza elettronica che le riveste, nonostante la dimensione indie-pop nella quale sono state concepite, esprimono, in fondo, il groove delle nostre anime inquiete, ossia un miscuglio di romanticismo e di nostalgia, di impazienza e di domande alle quali, purtroppo, non siamo in grado di dare una risposta. Non ci resta, dunque, che accettare questi nostri limiti, lasciarci trasportare da “Better Days” e lasciare che ogni giorno possa diventare davvero un giorno migliore.
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