I due video pubblicati recentemente dai KICK, “Setting Tina” e “Sirens Never Sleep”, ci mostrano, in modo semplice e diretto, ponendo in secondo piano l’aspetto più sintetico, artificiale ed elettronico delle proprie sonorità, rispetto a quello che è il lato più umano e di conseguenza più fragile, obliquo e trasversale, come, spesso, più che la destinazione in sé, ciò che conta, per sentirsi davvero appagati e felici, è il modo con il quale si viaggia, includendo, ovviamente, anche le persone – siano esse amici, compagni o collaboratori – che condividono con noi questa esperienza itinerante.
Ed è ciò, in effetti, che sta accadendo al duo bresciano, che partendo dalle atmosfere ampie, passionali e sognanti di Scott Reeder, continua la propria metamorfosi emotiva e il proprio cammino di ricerca e di sperimentazione di nuove trame sonore, in un mondo che resta in bilico tra la realtà e il sogno, la verità e la finzione, pieno di forme, di sfumature, di fantasie, di colori, di narrazioni accattivanti e attraenti, ma anche di pericolose paludi di narcisismo e auto-esaltazione. Questo equilibrio, così esile da essere invisibile, contribuisce a dare dinamismo a quello che vediamo e soprattutto a quello che ascoltiamo: “Sirens Never Sleep” è dolce, ma ossessiva; estranea, ma avvolgente; consolante, ma densa di inquietudine ed ansia nei confronti di un futuro che, in fondo, nonostante il nostro impegno, la nostra determinazione, il nostro background, resta perennemente oscuro e soprattutto pieno di binari morti e vicoli ciechi.
Elementi contrastanti, percezioni sensoriali che ammaliano tanto il corpo, quanto l’anima, e che potrebbero portarci verso la definitiva rovina, ma anche essere il necessario e purificante prezzo da pagare per “vedere” davvero, cioè per comprendere e conoscere quelle realtà sottese sotto le divaganti apparenze di questi pixel che si sovrappongono, si intrecciano, si mescolano e interferiscono in continuazione tra loro, andando a distorcere quelle che sono le nostre emozioni, le nostre impressioni, i nostri sentimenti e persino le nostre idee e i nostri pensieri più intimi. Sapremo andare oltre il canto di seduzione e di morte delle sirene?
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