Le trame oniriche e strumentali di “Alpha” fanno da preludio alle fluttuazioni di “Nails”, un vibrante intreccio di sonorità new wave, gotiche ed indie-rock incastonate in un raro e prezioso gioiello darkeggiante. Si tratta, appunto, di una gemma oscura, sospesa in una dimensione estranea ed estraniante, senza alcun riferimento spaziale o temporale, in attesa che qualcuno ne mostri l’inquietante e sinistra bellezza a questo nostro caotico e scomposto presente, consentendo, quindi, alle atmosfere più grezze e spigolose di “You Don’t Have The Time” di prendere il sopravvento fisico e sensoriale.
Un EP che esce dall’accattivante solco degli anni Ottanta, di ciò che abbiamo già vissuto, di ciò che abbiamo già sognato, abbeverandoci a quelle fonti di buia e introspettiva lucentezza che sono stati i Bauhaus, i Cure o Siouxsie And The Banshees, per poi dare un claustrofobico corpo sonoro ed una corrispondente rappresentazione visuale ed immaginifica, a tutti i turbamenti, le manie, le ossessioni, le ansie, le crisi geopolitiche, le catastrofi sociali, naturali, sanitarie ed economiche che sconvolgono, ormai, questo triste e periferico angolo di universo.
I colori, così come avviene nel video che accompagna il brano in oggetto, non potevano che manifestarsi ai nostri occhi come un caotico e malevolo susseguirsi di bianco e nero, mentre le nostre anime inquiete tentano di ritrovare il proprio cento di gravità e si rendono conto che ciò potrà avvenire solamente se riusciranno ad andare al di là delle paludi di immobilismo e false apparenze che contraddistinguono le nostre esistenze. E’ giunto, dunque, il momento di camminare verso un nuovo orizzonte, seguendo il groove e le trepidanti linee di basso di “Walk”, riscaldandosi nel ventre lunare di “Apart”, fondamentale punto di transizione per riappropriarsi delle proprie emozioni, delle proprie domande e di tutti quei dubbi che ci consentono di crescere e migliorare, chiudendo, idealmente e musicalmente, il cerchio della vita e ritrovando così un suadente principio dopo ogni fine.
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