Le trame elettriche dei Lunation Fall si immergono nel malinconico e suadente oceano dream-pop che bagna le nostre coscienze; un oceano pervaso da forze soprannaturali e misteriose che, all’improvviso, crescono d’intensità, diventano selvagge e furiose e si abbattono, a colpi di brutali sonorità shoegaze e noise rock, sugli argini artificiali che avevamo costruito per proteggere le nostre minuscole e spesso poco soddisfacenti ed anonime quotidianità.
Non è meglio, dunque, lasciare che questi sei brani spazzino via ogni residuo di apparente normalità e conformismo, riscrivendo, dalle fondamenta, nuovi schemi e nuovi modelli con i quali relazionarsi tra di noi e col mondo di cui siamo parte? L’incipit “Near” apre l’EP seguendo linee oniriche, dopodiché le atmosfere vibranti di “Sweet Misery” si manifestano come una vera e propria scossa; un’ondata di ritmiche di matrice punkeggiante, il cui compito è destare l’Io dormiente e spronarlo a fissare le buie, desolanti e fredde ambientazioni di “Aube”, figlie della stessa terra che ha plasmato e nutrito le ambientazioni dark e post-punk tipiche degli anni Ottanta.
Un abisso da cui usciremo seguendo il flebile respiro di chi ci sta accanto; la voce sottile della speranza assume, intanto, le forme melodicamente più morbide di “Precious Time”, le sfavillanti e giovanili intemperanze di “Mercury”, le vibrazioni indie-rock di “Reflections”, prima che le divagazioni strumentali di “Mydriasis” consentano alla band francese di chiudere il breve, ma promettente, cerchio di questo disco, oltrepassando tutte quelle ombre che ci confondono e che si prendono gioco dei nostri sentimenti e ripulendo così il nostro sguardo da ogni eclissi, da ogni menzogna, da ogni tentativo di alterare quella che è la nostra più pura e più vera essenza.
Un discorso sonoro che continuerà, il prossimo 21 Ottobre, con la pubblicazione di una live session con la quale gli ascoltatori potranno entrare ancor di più in sintonia sia con i passaggi più placidi e più riflessivi, che con quelli più sferzanti e più rumorosi che caratterizzano il suono dei Lunation Fall, le loro notti insonni e gli improvvisi e accattivanti bagliori che le lacerano e, allo stesso tempo, le rivitalizzano, permettendo a nuovi sogni e nuove idee di germogliare nel grembo di quello che è un mondo eccessivamente statico, immobile e malato.
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