Tempi strani quelli di “SUP”, tempi dove ti dicono, continuamente, che la vita è un dono assolutamente meraviglioso e non va sprecata, ma poi tentano, in tutti i modi possibili, leciti e illeciti, sporchi e puliti, di controllare e condizionare ogni tua scelta, convincendoci che se non farai come ti viene “suggerito”, arriverà qualcuno e ti porterà via, in un attimo, tutto quello per cui hai studiato, hai lavorato, ti sei impegnato e sacrificato. Intanto il tempo passa, la morte si fa sempre più vicina, lo stress e l’agitazione aumentano, il cervello va in panne e ogni sentimento si trasforma in una dolorosa fitta nel petto.
Ed allora, forse, è davvero così, non bisogna farsi più domande, non bisogna più tentare di comprendere come funzionano le cose, ma è sufficiente seguire, pedissequamente, a testa bassa, ciò che ci viene detto dall’alto, fingendo di non accorgerci di tutta la merda che abbiamo attorno e di quanto distruttivi, arrabbiati, conflittuali ed ingiusti stiano diventando questi tempi moderni. Tempi dei quali i Super American danno una lettura combattiva ed abrasiva, mescolando melodie indie-rock con veloci ritmiche punk, nel solco di sonorità familiari e solari, che, nonostante le cupe nubi grigie che si addensano all’orizzonte e nonostante la caotica precarietà che minaccia il nostro futuro, sono pervase da una esplosiva ed appassionata speranza.
Una speranza le cui radici scavano in profondità dentro di noi, nei momenti più spensierati del nostro passato, mescolando realtà e fantasia, nutrendosi dei nostri ricordi, intrecciando le immagini di un vecchio videogame con quelle che sono le nostre attuali aspettative, in modo da iniettare colore in questo monotono e plumbeo presente e facendo sì che i nostri sogni non inaridiscano, ma vengano alimentati da nuove idee, nuove esperienze, nuove conoscenze, nuovi legami e, di conseguenza, diventino qualcosa di utile, vero e concreto, andando a migliorare non solo la nostra vita, ma anche quella delle persone che interagiscono, spiritualmente, indipendentemente dalla distanza esistente, con noi.
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