domenica, Dicembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Analisti Ne Abbiamo?, Ianez [video]

Mik Brigante Sanseverino Novembre 25, 2021 Video Nessun commento su Analisti Ne Abbiamo?, Ianez [video]

Viviamo in un’epoca nella quale abbiamo a disposizione diverse fonti di informazione, per cui sarebbe necessario un maggiore senso critico nel farle proprie e nel condividerle con gli altri, perché, oggi, grazie al web, una notizia falsa e ingannevole può raggiungere facilmente migliaia, addirittura milioni, di utenti in un tempo assolutamente breve.

La diffusione abnorme di queste fake news è spinta soprattutto dalle persone comuni, le quali le condividono e le commentano attraverso i propri canali social. Persone che sono, spesso erroneamente, portate a conferire credibilità e attendibilità alla propria rete di contatti, a quelle posizioni che sembrano avallare le proprie idee o il proprio orientamento politico, religioso o ideologico. Ed è esattamente quello che avviene nel videoclip di “Analisti Ne Abbiamo?”, nel quale l’abitacolo di una semplice automobile si trasforma, come se si trattasse di un sortilegio malefico, in un pericoloso micro-mondo di informazioni, idee, notizie, teorie, assiomi senza alcun fondamento reale e a volte neppure logico; si tratta di concetti che non fanno altro che amplificare il nostro perverso individualismo, la nostra rabbia e la nostra diffidenza nei confronti del mondo esterno, prendendocela, ovviamente, soprattutto contro coloro che ci sembrano diversi, trasformandoli nei nuovi untori, nei nuovi mostri, nei nuovi nemici da combattere, semplicemente perché non la pensano come noi, non vestono come noi, non parlano come noi, ma hanno altre storie, altri colori, altre tradizioni, altre culture, altre narrazioni umane da esprimere.

Questo spazio è quello nel quale i virus invisibili della disinformazione trovano terreno fertile, lo stesso spazio nel quale i passeggeri di Ianez commentano le loro verità distorte, si arrabbiano, se ne fottono del dolore altrui, ridono per una stupida battuta o per il solito selfie, riducono un mondo che ormai è complesso e nel quale noi stessi, con le nostre vite, le nostre energie, il nostro prezioso tempo, siamo diventati una semplice merce di scambio, in una serie di giudizi assolutamente superficiali, ad un dentro o fuori, ad un bianco o nero, ad un buono o cattivo, nel quale non esistono più sfumature, non c’è più alcuna voglia di capire, di studiare, di comprendere quella che è la verità dei fatti. E quando la verità viene meno, è evidente che i subdoli meccanismi di potere che intendono controllare quelle che saranno le nostre scelte, le nostre opinioni, i nostri comportamenti, avranno facilmente la meglio perché ci stanno offrendo, esattamente, quello che vogliamo ascoltare, quello che vogliamo leggere, quello che vogliamo vedere, quello in cui vogliamo credere. 

Avanti a noi c’è un baratro mediatico e forse è proprio lì che Ianez, nelle vesti di un moderno Caronte, sta accompagnando i suoi passeggeri, persone che non sono più in grado di fare auto-critica, che vivono rinchiusi in una eterna prigione virtuale, in un infinito presente, schiacciati da una mole disumana di byte, che gli rende praticamente impossibile alzare la testa e guardare l’orizzonte, gli altri, il mondo esterno. Possono fissare solamente gli schermi luminosi dei loro tablet, pc o smartphone e perdersi in quei solitari e alienanti bagliori di luce artificiale che li rendono sempre più schiavi, sempre più frustrati, sempre più arrabbiati, sempre più ignoranti, sempre più cattivi, sempre più pieni di sé, sempre più insensibili e quindi incapaci di emozionarsi. 

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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