venerdì, Novembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Delle Inutili Premonizioni (Venti Anni Di Misconosciuto Tascabile, vol. I), Paolo Benvegnù

Uno dei vantaggi più positivi della nostra società globale delle informazioni è che le parole possono, davvero, arrivare ovunque e rompere qualsiasi silenzio e qualsiasi solitudine. Spazio e tempo sono, ormai, trascurabili da questo punto di vista, perché le nostre parole – siano esse scritte, urlate, sussurrate, narrate o cantate – possono diventare il salvifico appiglio per non impazzire, per non auto-distruggersi, per frantumare ogni distanza, per vincere qualsiasi insensata resistenza, per sottrarsi ai gelidi meccanismi della produzione, del consumo e del controllo che succhiano tutte le nostre energie.

Queste canzoni, così intime, così pure, così innocenti, così lontane dai subdoli ingranaggi del potere, mettono a nudo la nostra anima, evocando emozioni che credevamo fossero state ammazzate da tutte le convenzioni sociali, i compromessi materiali, i soliti appuntamenti che riempiono ogni minuto delle nostre esistenze. Ed invece questo piccolo viaggio acustico, le cui radici sprofondano nel repertorio solista di Paolo Benvegnù, nei suoi diversi momenti creativi, nelle varie idee e intuizioni che li hanno caratterizzati, ma anche nelle gioie e i dolori che li hanno accompagnati, ci permette di trasformarci in delle vere e proprie antenne emotive e recepire l’essenza di tutto ciò che ci sta attorno.

Canzoni note che assumono una nuova forma, che, nelle loro armonie melodiche, nascondono quell’immortale fuoco che ci permette di vedere nell’invisibile, di tornare ad abbracciare chi ci sta a cuore, di riconoscere le verità in un mondo di illusioni, di orientarci nello spazio buio dove le nostre preoccupazioni e le pressioni esterne ci fanno letteralmente a pezzi, impedendoci di vivere a pieno le albe e i tramonti che si susseguono dinanzi ai nostri occhi, perché siamo ormai prigionieri delle solite routine, degli stessi luoghi comuni, dei medesimi ambienti asettici, degli stessi schermi luminosi, di qualcosa che ci consuma e ci corrode da dentro.   

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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