giovedì, Novembre 21, 2024
Il Parco Paranoico

For What May I Hope? For What Must We Hope?, There’s A Light

La Speranza si manifesta in quelli che sono i momenti più difficili e drammatici delle nostre esistenze. A volte sembra confonderci di proposito e volerci rendere, di conseguenza, meno oscura l’inevitabile fine; altre volte, invece, sembra volerci incutere la forza e il coraggio necessari a non piegarci e andare oltre.

E’ una compagna di cui possiamo e dobbiamo fidarci oppure ci sta solamente ingannando? Le sonorità post-rock dei There’s A Light si muovono in una dimensione in perenne e emblematico chiaroscuro, nella quale la Speranza si fa intermediaria tra il buio e la luce, tra la fine e la rinascita, tra il lugubre inverno e la confortante primavera; essa si presenta come una sorta di santo demone ellenistico in grado di guidarci verso la salvezza, ma anche di condurci alla dannazione, manifestandosi, a seconda dei casi, sia come la voce interiore della nostra coscienza, sia che come un misterioso genio tutelare. Dal loro incontro si genereranno scelte ed azioni diverse, ma saremo in grado di comprendere se esse sono quelle da compiere oppure se sono quelle da evitare?

Gli undici brani di questo disco, attraverso le loro trame ipnotiche e ambientali, tentano di scalfire la densa foschia che circonda questi nostri ragionamenti, aiutandoci a capire il significato delle nostre percezioni fisiche ed emotive, mentre tentiamo di smascherare le molteplici forme nelle quali si può palesare la Speranza. Tutti, infatti, prima o poi, dovremo fare la sua conoscenza, ma ciascuno di noi affronterà una propria personale e particolare rappresentazione; essa, dunque, è, intrinsecamente, sia qualcosa di collettivo, che di individuale e, in tal senso, la sua essenza è simile a quella della musica.

Musica che nasce dalle esperienze e dai sentimenti vissuti dai singoli artisti, ma che poi si apre al mondo, suscitando emozioni e riflessioni diverse a seconda di quelle che sono le loro narrazioni umane con cui essa entra in contatto. Musica e Speranza coesistono, quindi, su due piani diversi, completamente disgiunti, ma profondamente correlati tra loro. Esse hanno molteplici nomi, hanno molteplici volti; nomi e volti che cambiano in continuazione, mentre la loro essenza concreta, in realtà, è sempre la stessa: è immersa in un disegno, che pervade e attraversa tutto il Creato, l’infinità delle galassie e le più minuscole forme di vita esistenti; un disegno del quale sappiamo ben poco, ma abbiamo la possibilità, per quanto limitata nel tempo e nello spazio, di prenderne coscienza e di esserne parte attiva, sentendoci così in equilibrio catartico con tutto ciò che abbiamo attorno.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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