domenica, Dicembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Fuse, Nicfit

Mik Brigante Sanseverino Marzo 4, 2022 Dischi Nessun commento su Fuse, Nicfit

Le atmosfere di “Fuse” sono frenetiche, irriverenti, combattive e spigolose, mentre le chitarre hanno un piacevole trend ipnotico ed i bassi spingono gli ascoltatori verso ritmiche tese e suadenti, dalle quali emergono tutte le oscure smanie e le micidiali paranoie del mondo moderno.

Le parole sembrano affogare nella brutale follia di una tempesta che imperversa sul nostro presente: il desiderio di potere e di controllo che diventano violenza e che spingono, come stiamo vedendo in questi giorni drammatici, alcune persone ad abusare del proprio ruolo politico, economico e sociale e a scegliere la guerra come unica possibile soluzione a conflitti, questioni e problemi che, probabilmente, sono solamente il frutto della loro pazzia, della loro arroganza e della loro incapacità ad immaginare un futuro fatto di pace, di progresso, di umanità e di rispetto tra le persone e tra le nazioni.

La band giapponese affonda il proprio tagliente e feroce coltello sonoro in queste ferite perennemente aperte: “Unleash” apre le porte delle nostre vite virtuali alla conflittualità e alla frenesia di “Count”, mentre “Rigged” dona una ruvida ed esaltante consistenza sonora al disordine e al caos dissonante che caratterizzano la nostra quotidianità. Tentano, in tutti i modi possibili, leciti ed illeciti, di vincolarci e di sbarrarci la strada, ma, per quanto i loro metodi siano penetranti ed invasivi, non può esistere alcuno schema, alcun modello e nessuna formula capace di prevedere i sentimenti, le emozioni, i sogni, le fantasie e le percezioni umane. Il post-punk dei Nicfit, con i suoi feedback e i suoi echi, con i suoi contenuti disarmonici, con il suo tocco minimale, con le sue contaminazioni elettroniche, con l’incedere onirico e avvolgente di “Flux” o con quello estraniante ed alieno di “Stink” ne è l’esempio concreto, incisivo, visionario e sferzante, oltre che romanticamente e caparbiamente sfuggente ad ogni tentativo di definizione. Nessun futuro può essere rubato, senza che le persone non provino ad opporsi, a combattere, a resistere e a far sentire la propria voce.  

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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