giovedì, Novembre 7, 2024
Il Parco Paranoico

Magazine 1, Wolfgang Flür

Mik Brigante Sanseverino Marzo 9, 2022 Dischi Nessun commento su Magazine 1, Wolfgang Flür

Che viviamo tempi di profondi cambiamenti, nei quali temibili ed orribili spettri del passato incombono, minacciosi, sulle sfide del prossimo futuro è evidente. Le immagini ed i video che, in questi giorni, irrompono nelle nostre case, ci disorientano, ci scoraggiano ed incutono ansie e paure – che pensavamo fossero sepolte, per sempre, nei libri di storia o relegate in zone marginali e remote del mondo – nella nostra opulenta, soporifera e virtuale quotidianità.

Questa lacerante e drammatica ferita, ad un passo dalle nostre ricche città, nel cuore dell’Europa, intacca, invece, tutte le nostre certezze, rendendoci, improvvisamente, più fragili, più deboli, più insicuri. Ci ritroviamo a vivere gli stessi incubi delle generazioni passate: tensione, minacce, violenza, morte, oltre che il pericolo di un imminente olocausto nucleare, ritornano, con forza e prepotenza, a scandire le nostre giornate, consapevoli che tutto quello che ci circonda e ci appartiene potrebbe disintegrarsi e scomparire in un attimo.

E se il passato si sovrappone al futuro, distorcendolo e avvelenandolo, da quel medesimo atroce abisso emergono anche le migliori sonorità synth-pop degli anni Ottanta e Novanta, le quali, intrise di una speranza che mai ha abbandonato gli uomini e le donne che lottano e resistono per imporre la propria umanità e costruire un mondo più giusto, più solidale e più pacifico, si diffondono in questo cupo e drammatico presente, come se fossero le pagine musicali di una rivista immaginaria, le cui trame, nonostante siano consapevoli di tutto il male che si abbatte sulla Terra, tentano di evidenziare e amplificare il bene che è ancora insito nel Creato.

Dobbiamo aggrapparci ad esso, non possiamo né darci per vinti, né smettere di sperare, mentre, intanto, in questi novi brani, i synth e le creature kraftwerkiane assumono una consistenza e una dolcezza tali da trasformare il loro respiro digitale in sussurri, parole, sentimenti e voci analogiche. Che si tratti del robot di “Electric Sheep”, del mercante elettronico di “Best Buy” o delle avide ombre di “Billionarire”, bisogna riprendersi il futuro, liberarlo dai tentacoli di un triste e torbido passato, seguire le ritmiche ed i bassi di “Say No!” e fare fronte comune contro le avversità, proprio come avviene con questo disco nel quale Wolfgang Flür si avvale della collaborazione di diversi amici: da Midge Ure degli Ultravox a Peter Hook dei New Order, da Claudia Brücken dei Propaganda a Carl Cox e agli U96, come se volesse ricordarci che non siamo soli, non siamo sconfitti, non siamo perduti, abbiamo la forza di dire no.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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