giovedì, Novembre 7, 2024
Il Parco Paranoico

Fontaines D.C. – Live @ Alcatraz (Milano, 23/3/22)

I Fontaines D.C., in procinto di pubblicare l’atteso “Skinty Fia” e dare consistenza sonora alle proprie visioni politiche, riportandole, però, come sempre accade con la band irlandese, su un piano più intimo, più emotivo e più personale, hanno proposto, ieri sera, all’Alcatraz di Milano, la propria tempesta di sonorità e vibrazioni post-punk. Un set che tocca l’anima ed il corpo, che scorre senza interruzioni ed intoppi dall’iniziale “Televised Mind” fino alla conclusiva “The Lotts” e che, tra ballate elettriche, storie tormentate e narrazioni senza confini, ci conduce in una dimensione cruda e veritiera nella quale ciascuno di noi si sente nudo dinanzi allo specchio della propria coscienza.

Dublino, con il suo immaginario, la sua umanità e la sua poetica e commossa partecipazione non abbandona mai la band, anche a centinaia di chilometri di distanza, anche in una primavera milanese che inizia a far sentire i suoi primi vagiti di speranza, nonostante le minacce e le inquietudini trasportate dai famelici venti di guerra che soffiano, brutali, da est.

Il pubblico è carico di passione. Finalmente un concerto dal vivo, anche se la così detta “politica dei migliori” resta sullo sfondo, con i suoi assurdi divieti, con i suoi comportamenti paranoici, con la sua lugubre visione di un futuro fatto di permessi, di certificati, di una normalità garantita solamente dai pass, i quali, paradossalmente, rendono le nostre esistenze sempre meno normali, sempre meno serene, sempre meno spensierate. Ma già dalla prima canzone il pubblico presente era tutto in piedi, saltava e ballava, nonostante l’assurda e liberticida rigidità delle logiche governative italiane. Il quintetto irlandese, infatti, è riuscito nell’intento di trasformare le visioni distropiche che, da due anni, accompagnano la nostra quotidianità in una performance fluida, impetuosa e genuina, lasciando che le proprie trame musicali, elettriche e ipnotiche, prendessero il sopravvento. “I Love You”, intanto, con il suo tocco melodico, schietto e dolente, ci spronava ad uscire dal buio delle nostre ossessioni domestiche e da quell’oscurità sempre più simile ad un gelido ed estremo giaciglio virtuale, in modo da esprimere, con coraggio, le nostre emozioni e soprattutto i sentimenti che proviamo nei confronti di coloro che amiamo, che, magari, adesso sono lontani o con i quali, in passato, abbiamo avuto contrasti distruttivi.

Non siamo stati creati per queste vite omologate; non siamo stati creati per ricevere ratifiche ed attestati, per essere sottoposti a giudizi o a  qualsiasi altra certificazione di bontà o correttezza; non siamo stati creati per seguire, supinamente, rinunciando al nostro spirito critico, gli ordini e le imposizioni di altri uomini, soprattutto quando essi non sono altro che un concentrato malvagio e mortale di follia, di odio e di violenza. I Fontaines D.C. creano un magnifico ponte-arcobaleno tra le fantasie new wave dei Cure e dei Joy Division e le loro intense ed abbaglianti armonie post-punk, in un ideale abbraccio tra il meglio del passato e del presente, spronandoci ad allontanarci dalle sirene artificiali che vogliono solo condizionarci e spingendoci a vivere la realtà, la bellezza e la poesia che ci circondano e che sono parte di noi, anche quando ci fanno soffrire, anche quando ci rammentano le nostre perdite, i nostri sacrifici e i nostri errori, perché, tutto sommato, senza queste esperienze dolorose, senza queste ferite, probabilmente, non saremmo stati all’Alcatraz ieri sera, ad allontanare l’odio e a restare fedeli, nel miglior modo possibile, ai nostri sorrisi.

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.