Cosa c’è sotto quelle stratificazioni decennali di minacce e di preoccupazioni, di fobie e di stress che appesantiscono le nostre percezioni? Cosa si nasconde dietro i respiri, i battiti e l’esile voce dei nostri pensieri? Ormai è evidente che non è solamente una questione di ormoni, non lo è mai stato; altre motivazioni, eteree ed incorporee, esistono al di là del cortisolo e dell’adrenalina, ben oltre l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, determinando, come ogni altro processo biologico, quelli che saranno i nostri comportamenti, le nostre scelte, le nostre reazioni, il nostro IO. E per quanto la società neo-liberista imponga, con subdola veemenza, i suoi meccanismi e i suoi costrutti, il nostro inconscio continua ad anelare ad una bellezza pura, vera, sincera, onesta; una bellezza, allo stesso tempo, antica e attuale, della quale gli Spiritualized rappresentano una delle molteplici rappresentazioni ed espressioni sonore.
“Everything Was Beautiful”, con la sua lentezza armoniosa, i suoi impeti improvvisi di tensione, le sue chitarre lisergiche, il miscuglio eterogeneo di atmosfere elettriche, sperimentali, blueseggianti ed ipnotiche, capaci di muoversi su un percorso ideale che, attraverso il rock, va dal gospel al jazz, è la risposta al dispotismo culturale dei tempi moderni, a tutte quelle ossessioni che si trasformano in un carico quotidiano di agitazione, di rabbia, di nevrosi, di inutile, cattiva e disumana violenza.
La band inglese è, contemporaneamente, vicina e lontana, perduta nei meandri misteriosi delle più remote ed ignote galassie, ma anche intrisa della medesima sofferenza e dei medesimi patemi che caratterizzano le nostre minuscole esistenze materiali. Non si tratta solamente di rock cosmico, dunque, ma ci sono tutti i profumi, i sapori, i sussurri e le voci della Terra, il dolore delle enormi ferite provocate dalla follia e dall’arroganza umana, ma anche la vitale necessità della speranza, la quale continua, imperterrita, nonostante le bombe ed i missili, i morti e la distruzione, a rafforzarsi in ogni alba e in ogni tramonto, in ogni esile filo d’erba, in ogni foglia e in ogni fiore, nei cieli e nei mari, in ogni sorriso capace di dare forza, gioia, amore e sicurezza.
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