domenica, Dicembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

SOS, Straw Man Army

Mik Brigante Sanseverino Maggio 11, 2022 Dischi Nessun commento su SOS, Straw Man Army

Punk dei tempi moderni, alla disperata ricerca della nostra umanità perduta; il duo newyorkese degli Straw Man Army spinge le proprie trame hardcore, street ed anarco-punk verso una cruda, essenziale, drammatica e poetica analisi delle svariate crisi sociologiche, ambientali ed esistenziali che affliggono il nostro povero mondo, tentando di evadere dai ristretti confini dei centri sociali, dei club underground e delle periferie più emarginate delle nostre città, laddove, spesso, convivono e fraternizzano coloro che sentono il peso e il vuoto che le scelte e le politiche neo-liberiste impongono su quelli che sono i salutari, salvifici e benefici equilibri della natura. Equilibri fragili ed invisibili dei quali anche noi, al di là degli arroganti schemi mentali nei quali siamo imprigionati, sin dalla nascita, siamo, necessariamente, parte.

Paghiamo, ogni giorno, l’insostenibile fardello di una visione esclusivamente materialista, egoista e capitalista della realtà: se, da un lato, ciò ci offre ogni tipo di comodità, dall’altro, invece, amplifica a dismisura la nostra frustrazione, le nostre fobie e la nostra alienante solitudine, costringendoci a vivere tra crisi sanitarie e pandemie globali, perennemente minacciati da un olocausto nucleare, eredi di una Terra avvelenata e malata che continua a pagare il prezzo di quelle ingiuste politiche colonialiste che non sono scomparse, ma hanno, semplicemente, modificato il proprio volto, adattandosi, in maniera meschina, alle nuove dottrine del politically-correct con le quali ci copriamo gli occhi, così da non vedere il tremendo, insostenibile e brutale scotto che continuiamo a chiedere ai più deboli, ai più poveri, ai più indifesi, a quelli che, poi, puntualmente, additiamo, colpevolizziamo, escludiamo e combattiamo perché diversi.

“SOS”, con le sue aperture verso il rumorismo metallico noise-rock degli anni Novanta, ma anche con la sua visione lisergica e, allo stesso tempo, melodica delle sonorità post-punk attuali, è un invito a superare la subdola suddivisione in classi sulle quali è, purtroppo, ancora basata la nostra società. Viviamo, infatti, in piccole nicchie iper-tecnologiche, in aride e ristrette caste sociali che ci impediscono di avere una visione davvero collettiva e globale del pianeta e delle sue problematiche, affidando ad altri – i quali, sovente, sono mossi dai peggiori istinti criminali e predatori – la risoluzione delle tante crisi politiche, economiche, migratorie, sanitarie che sconvolgono e destabilizzano, periodicamente, la nostra iper-calorica quotidianità.

Questa è, in fondo, anche un’ottima tecnica per farci sentire, costantemente, in bilico e in pericolo, in modo tale da affidare sempre agli stessi personaggi, alle stesse ideologie, agli stessi meccanismi, quello che è un futuro che è stato già scritto con il sangue e con le lacrime, con il dolore e i sacrifici, con le preghiere e le promesse, con i missili e le bombe, con lo sfruttamento e il lavoro nero, con i virus e le epidemie, con l’odio, la follia e la violenza che continuano ad abbattersi sulle donne, sugli anziani, sui malati, sui bambini. Abomini che, puntualmente, vengono giustificati da assurdità pronunciate nel nome di Dio, della patria, della democrazia o, addirittura, di ideali di pace, sicurezza, giustizia e libertà che non sono altro che menzogne con le quali copriamo le armi che continuiamo a costruire, smerciare, diffondere e distribuire, convinti così di poter manipolare e controllare i popoli. 

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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