giovedì, Novembre 21, 2024
Il Parco Paranoico

Circles, RosGos

Mik Brigante Sanseverino Maggio 20, 2022 Dischi Nessun commento su Circles, RosGos

RosGos, nel nuovo lavoro “Circles”, ci sprona a meditare su un concetto estremamente potente e cioè che l’esistenza degli esseri umani è, da sempre, caratterizzata di simboli, che, in un modo o nell’altro, influenzano e determinano quel complesso sistema di convenzioni, di abitudini, di regole, di precetti, di assiomi, di credenze e di idee che è alla base della nostra società. Un sistema che non ammette alcuna disobbedienza, alcun contraddittorio, alcuna critica e che identifica ogni comportamento contrario a quelle che sono le sue norme, i suoi postulati e le sue verità, come un atto peccaminoso, aberrante e abominevole che ci condanna, sia esteriormente, che interiormente nel corpo e nell’anima, scaraventandoci in un cupo inferno di colpe da espiare. 

Un inferno circolare ed eterno, alfa ed omega della nostra corruzione e del nostro spirito critico, al quale RosGos dona la consistenza sonora del suo post-rock oscuro, cinematico ed elettronico. Queste nove canzoni rappresentano altrettanti misfatti, altrettante dolorose lacerazioni della nostra umanità che si sente sempre più vuota, abbandonata e perduta in quello che è un inferno dantesco dominato dall’incertezza, dall’apatia, dalla paura, dalla diffidenza e dall’incapacità di condividere la nostra esistenza con gli altri.

La pandemia, infatti, ha esasperato l’egoismo, obbligando le nostre anime a vagare, senza più alcun orientamento, alcun obiettivo, alcun sogno, ma con l’unico banale obiettivo di soddisfare i propri bisogni materiali; bisogni che i diavoli moderni, la cui essenza è quella virtuale e fallace dei nuovi e dei vecchi media, non fanno altro che amplificare, spingendoci a credere che essi siano l’unica cosa di cui necessitiamo, la vera sorgente del nostro appagamento, della nostra completezza e della nostra felicità.  

Intanto le melodie verbali, il tocco etereo e minimale dell’elettronica, le drammatiche pieghe dello spazio-tempo, l’alternarsi di ombre morbose e di improvvisi e seminali bagliori post-rock, ci spingono ad addentrarci, un cerchio dopo l’altro, un girone dopo l’altro, un demone dopo l’altro, un’ossessione dopo l’altra, nei meandri oscuri del nostro personale inferno, laddove celiamo i nostri peggiori istinti e costruiamo quei muri di rabbia, odio, intolleranza, discriminazione e violenza che ci impediscono di scrutare la vastità del cielo, non consentendoci di renderci conto e di scoprire tutte le affascinanti possibili direzioni, le possibili passioni, i possibili futuri che rappresentano, in fondo, la nostra vera ricchezza.

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.