giovedì, Novembre 7, 2024
Il Parco Paranoico

Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri, Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri

Immaginatevi un mondo nel quale la brama di potere, di possesso e di controllo prenda il sopravvento su tutto il resto, costringendo le nostre esistenze a gravitare attorno a questo nuovo centro di gravità permanentemente corrotto e forzando le persone comuni ad adattarsi e a dimenticare le svariate e diverse scelte e possibilità che esistevano prima che le nostre vite venissero, completamente e fatalmente, monopolizzate.

E’ ovvio che coloro che non ce la faranno a tenere il passo, coloro che tenteranno di resistere all’oblio culturale, coloro che muoveranno apertamente critiche all’unico modello esistenziale previsto e consentito, verranno spazzati via, verranno messi da parte, verranno praticamente cancellati.

Il nuovo progetto musicale di Pierpaolo Capovilla non lascia spazio a metafore o allusioni, ma ci sbatte in faccia quella che è la cruda e drammatica verità. Siamo sempre più indifferenti e diffidenti, lasciamo che una classe politica reazionaria e incapace faccia il lavoro sporco, così che noi possiamo dedicarci ai nostri piccoli, bugiardi e inutili giardini mediatici e virtuali, mentre, tutt’intorno a noi, i più deboli continuano a morire. E non muoiono solamente a causa delle guerre democratiche che, sempre più spesso, l’Occidente va seminando per il mondo, ma muoiono perché sono soli, perché sono poveri, perché sono indifesi, perché sono prigionieri, perché vengono lasciati in balia di piccoli e grandi carnefici che pretendono di agire nel nome di un Dio, di una fede, di una patria, di un interesse economico o di una folle, arrogante, insensata e malata ossessione. 

Non c’è più spazio per la morbidezza o la poesia, dunque; le atmosfere del disco sono bellicose, minacciose e claustrofobiche, mentre una furia selvaggia, intrisa di veloci e pulsanti sonorità stoner rock, prende sempre più spazio e vigore, incuneandosi tra i pensieri e le parole di Capovilla, almeno finché “La Città Del Sole”, in perfetta sintonia con la sua essenza ed anima utopica, apre le porte dell’album a trame che sono più melodiche e cantautoriali, quasi a volerci rassicurare del fatto che, nonostante ci inseguiranno ovunque andremo, nonostante tutto il loro odio, nonostante tutta la violenza che ci scaglieranno contro, non potranno mai arrivare nel nostro cuore, nella nostra preziosa intimità, nelle nostre idee, nei nostri sentimenti, nelle nostre passioni. Questa è l’unica, vera, indicibile bellezza che non può essere ricreata in modo artificiale.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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