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Il Parco Paranoico

25 Settembre 2022, l’Italia s’è desta

Mik Brigante Sanseverino Settembre 3, 2022 Parole Nessun commento su 25 Settembre 2022, l’Italia s’è desta
“Capelli corti niente cresti
Fuma tzigarra disonesti
Leggere poco Manifesti”
Votare Meloni fate presti

Poi dopo il 25 Settembre dimenticammo d’esser uno stato laico, libero e democratico e ci traformammo, in politica estera, in un anacronistico avamposto neo-coloniale dell’Ultra-destra yankee nel cuore del Mediterraneo, mentre, in politica interna, propagandammo, ipocritamente, quelle radici e tradizioni di stampo giudaico-cristiano che, puntualmente, piegavamo, nascosti nelle nostre comode stanze da letto, ai più perversi, beceri, maschilisti e brutali istinti sessuali.

Uno dei primi provvedimenti del governo Meloni, appena insediato, fu la pace fiscale, manna per gli atavici e spregiudicati grandi evasori italiani, svenduta come un nuovo ed esaltante patto sociale, l’inizio del nuovo corso. Subito dopo vennero presi tutti i provvedimenti necessari ad introdurre la così detta “flat tax”, la “tassa giusta” che avrebbe favorito soprattutto le classi sociali più ricche e penalizzato, di conseguenza, le famiglie, i pensionati, i giovani, gli operai, gli impiegati, quel vasto ceto medio che, con il suo voto, seguendo le facili sirene, gli slogan e i proclami della protesta e della propaganda, aveva portato gli “amici” e gli “amici degli amici” al governo di un paese sempre più sciagurato e derelitto.

Poi, sfruttando la falsa chimera della famiglia cristiana, vennero favorite tutte quelle norme e quelle leggi che avrebbero macellato e marginalizzato le donne, in accordo con una ancestrale visione medioevale secondo cui la loro vocazione dovesse essere, unicamente, quella di essere madri, di essere mogli, di essere puttane, di essere compagne, di essere sorelle, di essere amanti, di essere figlie, di essere, sempre e comunque, subalterne e dipendenti dai tanti maschietti che avevano attorno. No, il diritto all’aborto non sarebbe stato cancellato, ma sarebbe stato, in pratica, ostacolato, così da renderlo non esercitabile, con buona pace del papa e della Santa Sede.

Venne poi il turno dei migranti e degli schiavi, ghettizzati e colpevolizzati, nessun porto sarebbe più stato sicuro, il mare si sarebbe presto tinto di rosso, ma una retorica degna dell’istituto Luce avrebbe, abilmente, cancellato le vittime e reso nuovamente limpide le acque, propagandando la fine dell’invasione musulmana e barbarica sulle belle ed assolate coste dell’Italia meridionale, quelle coste che, per secoli, erano state approdo di culture, di tradizioni, di linguaggi e di narrazioni diverse.

Sanità, scuola, università, ricerca sarebbero state privatizzate, garantendo così solo ai più ricchi, ai più potenti, ai più protetti, quei diritti costituzionali che, da lì a poco, sarebbero stati solamente carta straccia, in un tripudio di tagli, di chiusure e di disimpegni statali, che avrebbero diviso la società italiane in caste statiche, dominate, dall’alto, da una ristretta ed elitaria minoranza di oligarchi corrotti.

Maiali, Cani, Pecore. Una storia che, purtroppo, abbiamo sentito già tante volte… a cui abbiamo assistito già tante volte.

Diritti civili? Ma non scherziamo, nessuna forma di devianza sarebbe più stata tollerata. Si tratta di malattie e come tali debbono essere curate, cancellate, debellate, corrette, arrivando, persino, ad eliminare gli untori di tali perversi virus.

Crisi ambientali, riscaldamento globale del pianeta, plastiche e derivati del petrolio? Assurdità di stampo comunista, femminista ed ecologista. Non sono affari vostri, si tratta, semplicemente, di cicli climatici periodici che, da millenni, caratterizzano le condizioni di vita sulla Terra. Quindi, basta con i vincoli ambientali, ma un pieno, totale, completo e deciso sfruttamento di ogni risorsa naturale della terra, del cielo, dei fiumi o del mare, in barba a qualsiasi trattato o accordo internazionale, con l’obiettivo finale di tornare all’energia nucleare e alle centrali atomiche, perché questo paese non è più un paese fragile e non è più il paese a maggior rischio sismico del Mediterraneo, ora che può, finalmente, contare su un governo forte, un governo autoritario, un governo lungimirante, un governo retto da veri Italiani che pensano, prima di ogni cosa, all’Italia, all’Italia che s’è desta.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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