venerdì, Novembre 22, 2024
Il Parco Paranoico

Here Is Everything, The Big Moon

Mik Brigante Sanseverino Novembre 21, 2022 Dischi Nessun commento su Here Is Everything, The Big Moon

Un disco lucido, nonostante sia stato concepito durante l’isolamento forzato dovuto alla pandemia, nel quale la luce benevola della maternità, che splende sul prossimo e imminente futuro, si contrappone, in un certo senso, alle oscure inquietudini connesse al lockdown, che, oltre ad alterare e abbruttire la nostra quotidianità, ha anche gettato un’ombra minacciosa su tutti coloro che vivevano di arte, di musica, di teatro, di tutto ciò che richiedesse, necessariamente e fortunatamente, un contatto spirituale, ma anche fisico, reale, concreto con il pubblico.

Torneremo a quelle vite che consideravamo normali? Recupereremo ogni singolo centimetro che abbiamo perduto? Ce lo lasceranno fare? O saremo che noi che, in una sovrapposizione di fobie, di sfiducia e dei peggiori istinti reazionari, porremo nuovi limiti, nuovi obblighi, nuovi confini, nuovi divieti, laddove, un tempo, esistevano spazi comuni di dialogo e di interazione?

Le Big Moon rispondono a questi interrogativi attraverso la loro musica che, in questo nuovo album, subisce l’influenza positiva di una nuova creatura che viene al mondo, della sua innocenza e della sua purezza; tutto ciò permette alla band inglese di avere un atteggiamento costruttivo, di stringere un rapporto di amicizia ancora più forte e di scegliere come unica possibile risposta alle molteplici domande, che avvolgono e scombussolano le nostre esistenze incerte e precarie, quella dell’amore incondizionato.

Come è, appunto, l’amore tra una madre e il suo bambino, un amore che viene cosparso di armonie indie-pop, di morbide trame sintetiche, ma anche di ritmiche schiette e dirette che non dimenticano il grigiore e il vuoto dei giorni di isolamento e di parole che seguono una linea sonora che vira verso una dimensione più cruda. Una dimensione pervasa da atmosfere indie-rock realiste e tenaci che rendono il disco più vero, più obiettivo, più intricato e quindi più meritevole di altri ascolti, soprattutto quando cerchiamo una musica che possa accompagnare lo scorrere delle nostre emozioni, il cui spettro resta, comunque, notevolmente ampio e può passare dalla meditazione all’euforia, dall’ansia alla sofferenza, senza che ci sia, necessariamente, il bisogno di fornire una spiegazione, di cercare una colpa o un colpevole. A volte siamo semplicemente noi, nella nostra confusa bellezza, a voler trovare un luogo speciale, un luogo che possa essere ovunque e che, quindi, può essere esattamente qui.  

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.