giovedì, Novembre 21, 2024
Il Parco Paranoico

Living Human Treasure, Italia 90

Mik Brigante Sanseverino Gennaio 23, 2023 Dischi Nessun commento su Living Human Treasure, Italia 90

Nervoso, a tratti rabbioso, impegnato nel denunciare gli spettri della desolazione – materiale, sociale e culturale – che si agitano, sotto il substrato di vorace e luccicante neo-liberismo, nella società inglese degli anni immediatamente successivi alla fatidica Brexit, sono queste le caratteristiche preponderanti di “Living Human Treasure”. Un album profondamente legato, dal punto di vista tematico, a questo presente così competitivo, divisivo, compiacente e sempre più subordinato alle decisioni e alle strategie perseguite dalle grandi multinazionali che, sempre più spesso, giocano con la vita e il futuro delle persone, fregandosene di quelle che sono le politiche perseguite dalle singole nazioni. Un lavoro politico, quello degli Italia 90, che non può fare a meno di guardarsi anche le spalle e divertirsi a creare una connessione sonora e soprattutto emotiva con band fondamentali per il movimento post-punk e per quella che, un tempo, prima che la globalizzazione spazzasse via per sempre ideologie, ideali e riferimenti del Novecento, veniva definita working-class, come i Wire o i Public Image Ltd.

Ed è così che l’incipit “Cut” diventa il vento gelido e sferzante che si abbatte su paesaggi decadenti, estranianti e post-industriali, testimonianza cruda, viscerale ed elettrica di una generazione che ha pagato a caro prezzo la fiducia riposta nei modelli di sviluppo proposti dal capitalismo che, purtroppo, non ha fatto altro che amplificare le ingiustizie e le disfunzioni sociali, imponendo, anche grazie alla recente pandemia, l’isolamento, l’individualismo, la solitudine, l’egoismo, la diffidenza come l’unica strada possibile per garantirci serenità, sicurezza, benessere. L’invito della band, dalla copertina dell’album alle undici canzoni che lo compongono, è evidente: il collettivismo, ovvero l’unica strada che può opporsi al patronato delle multinazionali e permetterci di venir fuori dalla spirale claustrofobica di paura che ha risucchiato, completamente, le nostre esistenze, portandoci a credere che una dimensione puramente virtuale, artificiale ed estetica, fatta solo di apparenze, video e foto, fosse meglio della realtà.

Ma così facendo non abbiamo fatto altro che lasciargli il controllo, trasformando il pianeta in un enorme Golgota, inquinato, malato, devastato dalle guerre e dalle catastrofi ambientali, dove le persone comuni vengono, continuamente, denigrate, offese, sfruttate, braccate, calpestate, imprigionate, ammazzate. Gli Italia 90 espongono le loro convinzioni spostandosi, musicalmente, tra generi eterogenei ed innestando sullo scheletro di sonorità post-punk trame di matrice hardcore, gothic-rock, noise e new wave, creando così una narrazione molto ritmata, ballabile ed accattivante che entra nel cuore e nella mente degli ascoltatori esortandoli ad opporsi alla cultura del vuoto, dell’odio, degli affari, della sopraffazione, della morte che sta determinando la distruzione di quella che è, in fondo, la nostra casa comune, l’unica che abbiamo.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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