Il nuovo brano degli Sleaford Mods, accompagnato dalle immagini crude, irriverenti e sferzanti di Cold War Steve, è un pugno nello stomaco, a base di sonorità dance, post-punk e hip-hop, nei confronti di tutti quelli che sono ossessionati dagli slogan nazionalisti e sovranisti tipo “make Britain Great again” e che vedono nell’esterno, nell’Europa continentale e forse nel mondo intero, la causa di ogni crisi sociale, politica, sanitaria o economica che attanaglia il proprio paese.
Ovvio, allora, che queste persone finiscano per vivere in una pericolosa ed estraniante dimensione di proclami, di menzogne, di luoghi comuni e di teorie complottiste, mentre, nel frattempo, politicanti incapaci ed arroganti, pensando di essere perennemente in campagna elettorale, credono che, alla fine, basti mettere assieme tre parole – “take back control” – per risolvere ogni problema, per comprendere questioni gravi come l’inflazione, l’austerità, la povertà, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, le guerre o le crisi ambientali che dilaniano il nostro pianeta.
Intanto siamo usciti da una crisi pandemica mondiale e non ancora sappiamo come colmare il vuoto. La musica è un’ottima soluzione, ma da sola non è sufficiente e non può bastare. La cosa più preoccupante, infatti, è che molti tentano di colmarlo con la diffidenza, con l’odio, con il razzismo, con la violenza, finendo risucchiati in una micidiale e devastante spirale di Brexit che si susseguono una dopo l’altra e che, alla fine, molto probabilmente, ci convinceranno del fatto che la cosa migliore è restare completamente soli, isolarsi, fingere di stare bene, rinunciare alla propria umanità, svendere i propri sentimenti, non parlare con nessuno, non amare nessuno, non cercare la compagnia di nessuno, costruirsi una realtà completamente virtuale e fregarsene di tutto ciò che accade ad un palmo dal proprio naso.
Fortunatamente, però, c’è anche chi – IDLES, Yard Act, Dry Cleaning e ovviamente Sleaford Mods – tenta di spronare le persone a porsi delle domande, ad essere critiche con chi le governa, a non fidarsi ciecamente dei media, a mettere in dubbio tutte le stronzate che si sentono in giro o che si trovano in rete, perché, altrimenti, se continuiamo a scegliere e fidarci di gente come Nigel Farage o Boris Johnson, Matteo Salvini o Viktor Orbàn, allora saremo davvero fottuti ragazzi, “you’re just fucked, lads“.
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