giovedì, Novembre 21, 2024
Il Parco Paranoico

Electronic Music Improvisations Vol. 1 & Vol. 2, Sunroof

Nel mentre che i Depeche Mode ultimavano le registrazioni dell’ormai leggendario “Construction Time Again”, nel 1982, questo progetto elettronico – Sunroof – prendeva vita, testimonianza di una dimensione rarefatta e crepuscolare che si sovrappone alla nostra caotica e metropolitana quotidianità, restandone, nello stesso tempo, sempre distaccata, ma riuscendo, grazie ai propri respiri e alle proprie trame sonore di matrice ambient, ad offrire una casa, un riparo elettro-acustico, un rifugio sicuro a tutte quelle sensibilità che il mondo apparente schiaccerebbe sotto il peso dei suoi affanni, delle sue ansie, delle sue nevrosi, dei suoi innumerevoli obblighi ed impegni.

Questi brani si estraniano dal contesto mediatico, artificiale e fasullo nel quale sono immerse le nostre esistenze e cercano, nella spensieratezza, il piacere della creazione svincolata dalle pressioni dell’industria musicale che fa anch’essa, purtroppo, parte di quel sistema di potere che riduce ogni nostra azione e ogni nostra scelta ad una mera valutazione economica di costi e di ricavi, imprigionando gli esseri umani, i loro sogni e le loro passioni in dinamiche perverse, incentrate solamente sulla produzione e sul consumo.

Queste improvvisazioni elettroniche, frutto di un reale contatto tra l’anima digitale e quella analogica, vivono tanto nel passato, quanto nel nostro presente, liberando le nostre prospettive, i nostri orizzonti e le nostre aspirazioni future e presentandosi non come un prodotto, bensì come una vera e propria filosofia di vita; un modello comportamentale che ci sprona a non prenderci eccessivamente sul serio, a cercare sempre la gioia, a lavorare e produrre senza farsi prendere dal panico, a sfruttare tutto quello che abbiamo attorno, senza il timore di giudizi, di opinioni, di formule, di luoghi comuni e di definizioni, il cui unico obiettivo è limitare e controllare il nostro spazio creativo. Esso, invece, non deve avere limiti, non deve sottostare né a tempi, né a geografie, né a mode, né a schemi prestabiliti che ne impoveriscono il contenuto e ne ostacolano il messaggio.

Le sperimentazioni modulari di Sunroof, ovvero di Daniel Miller e di Gareth Jones, si propongono di mostrare a tutti un territorio florido nel quale ciascuno può, se lo desidera, proporre la propria interpretazione sintetica di eventi, di fatti, di visioni, di narrazioni delle quali può essere o non essere protagonista, magari traendo ispirazione da percorsi artistici ed umani più o meno lontani nel tempo; un tempo che diventa sempre più relativo, sempre più oscillante, sempre più indefinito, una sorta di autostrada kraftwerkiana multidimensionale che ci permette di esplorare l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, il dentro e il fuori, l’ordine e il caos, i diversi strati di aggregazione della materia e dell’energia e soprattutto tutti quegli stati emotivi più o meno luminosi, più o meno oscuri che contribuiscono a plasmare le nostre innumerevoli e interminabili umanità, così profondamente diverse tra loro, ma così profondamente similari.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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