Dunque, visto che i media ci propinano, sistematicamente, ogni genere di falsità buonista e politicamente corretta, perché non dovrebbero ammorbarci, nel giorno di San Valentino, a poco tempo dalla fine di quell’orripilante sagra delle ovvietà, quella fiera del trash a buon mercato e del nulla iperbolico che è il festival della canzone itali(di)ota, anche con una perversa, inutile, disgustosa e materialistica versione del romanticismo?
Tanto, alla fine, qualsiasi concetto, anche questa tanto celebrata emancipazione a 360° dei nostri sentimenti, sarà ricondotto all’ottimizzazione, in termini di massima utilità, di un processo – industriale, mediatico, politico, finanziario o sociale – che se ne frega altamente dell’amore e di ogni altra astrazione metafisica, ma pretende, attraverso l’utilizzo scientifico di canoni estetici, schemi di pensiero e modelli comportamentali perfettamente in linea e proni rispetto quelle che sono le leggi del mercato neo-liberista di impossessarsi del nostro tempo, sfruttare le nostre energie psico-fisiche, annullare il nostro spirito critico, umiliare la nostra intelligenza e manipolare scelte, opinioni, interessi e consumi presenti e futuri.
Se, quindi, vi capitasse di incrociare davvero il vostro cammino con questo San Valentino, il consiglio paranoico è di sparargli a vista con questi nostri appassionati proiettili musicali.
Buon ascolto! Eccovi la nostra playlist dell’amor cortese del 14 Febbraio 2023. Non dimenticate che, in fondo, gli antichi Greci che avevano una visione dell’amore e della passione meno vincolata di quella attuale, rappresentavano Erato – la musa della poesia amorosa, colei che suscita il desiderio più intenso, libero e focoso – con una lira, cioè un antico strumento a corde.
Comments are closed.