giovedì, Novembre 21, 2024
Il Parco Paranoico

Food For Worms, Shame

Mik Brigante Sanseverino Febbraio 28, 2023 Dischi Nessun commento su Food For Worms, Shame

“Food For Worms”, il nuovo lavoro degli Shame, è quello decisamente più empatico, quello nel quale si respira il concreto bisogno di un’interazione emotiva con il prossimo, perché questo, in fondo, è l’unico vero strumento, a nostra disposizione, per salvarci da quelle dipendenze che ci abbruttiscono, ci distruggono e ci annientano fisicamente e psicologicamente, cancellando ogni barlume di umanità, di fantasia e di creatività.

“Adderall” rappresenta, infatti, questo baratro estremo, oltre il quale ci attende solamente la fine, mentre “Yankees”, intanto, ci sprona a riflettere e a soppesare tutte quelle dinamiche relazionali, altrettanto tossiche, che ci consumano, risvegliando i fantasmi e le ombre di “Different Person”, entità maligne che approfittano di ogni crepa per insinuarsi nel nostro inconscio ed alimentare idee, pensieri, sentimenti, stati emotivi e comportamenti assolutamente negativi, claustrofobici ed ostili.

Il disco resta, quindi, su quella linea sottile che separa la fragilità individuale dal completo e irreversibile distacco, spronandoci a scegliere, sempre e comunque, la nostra vulnerabilità, piuttosto che sottometterci a quelle che sono solamente sensazioni apparenti, fasulle e prodotte ad arte, in maniera artificiale, in modo da dare piacere materiale al nostro ego e nascondere tutte le ansie, le incertezze, i dubbi e le domande alle quali non possiamo e non sappiamo dare una risposta; interrogativi che sono parte di ciascuno di noi e che rappresentano la nostra umanità.

Mettere a tacere queste voci interiori equivale, dunque, a cadere in un processo di de-umanizzazione doloroso e traumatico, al quale, spesso, si risponde narcotizzando e drogando ogni prospettiva, ogni ideale, ogni sogno, ogni possibile futuro, arrivando a credere, alla fine, di non avere nulla o nessuno per cui val la pena lottare, resistere, impegnarsi, crescere, vivere. Tematiche introspettive e profonde che richiamano alla mente la poetica di Lou Reed e dei Velvet Undergound ed una visione decadente e nichilista della nostra società, una società che, sotto la maschera del politically correct, ci vuole ossessionati da noi stessi, dalle nostre performance, dal nostro aspetto fisico, stritolati dalle tante piccole ed estenuanti competizioni che ci privano del nostro tempo e delle nostre migliori energie.

A questi vermi che scavano nella carne e nell’anima, bisogna rispondere con atteggiamenti autentici, svincolati da una visione puramente egocentrica, materialista e mercantile del mondo, tentando di dare il proprio contributo al mondo esterno, alle persone che interagiscono con noi, ai nostri affetti più intimi, mettendo da parte l’astio, l’invidia, l’indifferenza che creano quel vuoto che poi tentiamo di riempire con le nostre dipendenze più letali.    

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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