domenica, Novembre 24, 2024
Il Parco Paranoico

Tales Of Demonic Possession, Clouds Taste Satanic

Quattro canzoni, quattro affascinanti viaggi mentali, sensoriali ed emotivi, quattro devastanti esperienze strumentali, quattro maestosi intrecci sperimentali di sonorità di matrice progressive-rock, metallica, doom, spaziale e psichedelica che conducono gli ascoltatori nel reame inconscio del sogno, laddove, in un cielo terso e profondo, brillano tutte le verità che, solitamente, presi dagli affanni delle nostre quotidiane e materialiste esistenze, preferiamo trascurare, imprigionare, negare e magari nascondere agli sguardi, alle opinioni e ai giudizi altrui, quelli che non abbiamo mai richiesto, ma dai quali ci sentiamo, costantemente, minacciati.

I Clouds Taste Satanic riescono, invece, a stimolare le nostre fantasie sopite, si sincronizzano con le nostre passioni più segrete, con i nostri bisogni più intimi ed anche con le nostre paure inconfessate. Il loro stoner rock ha il sapore dolce e familiare delle leggende del passato, ma, oltre l’ammaliante ed ancestrale epicità del rock heavy-psych delle origini, oltre le melodie avvolgenti, oltre le ritmiche incisive, esso si rivolge soprattutto al futuro, ad un futuro che è sempre più frenetico, più sfuggente, più precario, più invasivo e più tentacolare. Le nostre vite, infatti, vengono continuamente scandagliate: ogni nostra scelta, ogni nostra azione, ogni nostro comportamento, ogni nostra parola – anche la più insignificante – sono utilizzate per costruire, ad arte, tutt’intorno a noi, il mondo virtuale che preferiamo, quello nel quale ci sentiamo falsamente protetti, amati ed appagati, così da disorientarci, confonderci e allontanarci da quella che è la cupa, drammatica, ostile e conflittuale realtà dei nostri giorni. Giorni che, invece, sempre più, rinunciano al controllo e alla determinazione del proprio futuro e finiscono per essere risucchiati in una terribile, arida, penosa ed alienante spirale presente, sempre identica a sé stessa.

La musica, con i suoi riff e i suoi assoli, con il suo groove catartico, le sue trame energiche, martellanti e grintose, i suoi passaggi più acidi, più riflessivi e più magmatici, è essenziale per suscitare in noi delle domande, per alimentare i nostri salvifici dubbi, per spezzare il cerchio solitario delle finzioni e risvegliare la nostra curiosità, la nostra sete di verità e di conoscenza, la capacità di servirsi degli stimoli e delle percezioni esterne, alla luce di quelle che sono state le nostre esperienze personali, le nostre passioni e i nostri sentimenti, per costruire e condividere i frutti della nostra creatività con il mondo esterno, senza più alcun timore, senza più alcuna ipocrisia, finalmente in grado di far ascoltare la voce della propria anima.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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