Due EP che andranno a costituire un album dalle sonorità sghembe ed attraenti, che farà della leggerezza, della immediatezza e delle trame scarne e minimali, ma melodicamente sempre fresche ed interessanti, il proprio tratto distintivo, nonché il cielo terso che sappiamo essere nascosto al di là delle nubi grigie e cariche di pioggia che minacciano le nostre giornate.
Si respira, infatti, tra le trame sonore degli Early Mornings, una indomita e confortante speranza che oltrepassa le derive nichiliste, individualiste ed auto-indulgenti della nostra moderna società e si serve di queste sonorità punkeggianti per ampliare lo spettro cromatico delle nostre stesse esistenze, invitandoci ad aprire gli occhi e a non accontentarci della triste e sciatta realtà bidimensionale nella quale il sistema politico ed economico dominante tenta di obbligarci a vivere. Dobbiamo, piuttosto, renderci conto di quante sono le direzioni, le parole, gli accordi e le scelte a nostra completa disposizione.
È un mondo, dunque, molto più sensibile ed inclusivo di quanto vogliano farci credere questi tristi controllori e le divagazioni pop di Annie Leader, le accattivanti e meditative atmosfere no-wave del trio, la capacità di orientarsi anche in una dimensione sonora più acida, più ossessiva e più maniacale, riflettono, appunto, tutto quello a cui, sempre più spesso, rinunciamo, a volte per paura, a volte per opportunismo, lasciando che siano altri, altrove, ad assumersi la responsabilità delle nostre decisioni e lasciandoci affogare, di conseguenza, in quelli che, col tempo, scopriremo essere dei terribili oceani di noia.
Una sorta di cimitero liquido nel quale, nel migliore dei casi, ci limitiamo a galleggiare, tra le briciole che ci getta il sistema mediatico globalizzato, le sue tossiche ed invasive pubblicità, le sue frasi fatte e i tanti luoghi comuni che aggrappandosi ad idee e concetti sbagliati che tirano in ballo Dio, la famiglia, il lavoro, l’amicizia o l’amore tentano, in qualsiasi modo, lecito e illecito, di sterilizzare le nostre vite e bucarci il cervello, così da infilarci dentro qualsiasi assurda teoria complottista, qualsiasi incubo, qualsiasi stupida convinzione, qualsiasi visione di futuro risulti essere utile ai loro scopi, i quali restano sempre gli stessi: manipolarci, limitarci e mantenerci perennemente in uno stato di apnea esistenziale.
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