giovedì, Novembre 7, 2024
Il Parco Paranoico

Colours Of Air, Loscil // Lawrence English

Due produttori prolifici che intessono le loro trame tentacolari: da un lato una dimensione enigmatica, crepuscolare e post-industriale, dall’altro una visione liberatoria e luminescente della realtà che concede alla natura, quella più viscerale e più selvaggia, il ruolo da protagonista che, da sempre, le spetta.

Da questo substrato emergono sonorità ambient ed invisibili forze elettroniche che spazzano via il grigiore omologante che riveste i tempi moderni, in maniera tale da esaltare le singole componenti cromatiche delle nostre anime inquiete e dell’essenza, più veritiera, dei nostri sentimenti, delle nostre percezioni, delle nostre idee, dei nostri pensieri e dei nostri sogni, oltre che di tutte le diverse energie e le varie forme viventi che interagiscono con noi, in questo nostro viaggio attraverso la grandezza e la miseria, la luce e l’ombra, il caos e l’equilibrio, il tempo e lo spazio.

Giallo, nero, ciano, viola, magenta, non sono altro che le interazioni emotive, i rapporti umani, le prospettive spazio-temporali, gli innumerevoli orizzonti degli eventi che caratterizzano le nostre esperienze individuali e collettive, il nostro desiderio e il nostro bisogno di conoscere ed andare al di là di qualsiasi ristretto e limitante ambito tecno-scientifico, filosofico, religioso, economico o politico, così da poter percepire, finalmente, l’alito divino della creazione che è insito nell’universo, nelle nostre coscienze, in ognuno degli elementi che contraddistinguono la vita su questo nostro pianeta. La terra, l’aria, l’acqua, il fuoco, ovvero gli elementi primordiali che abbiamo il compito di preservare e di proteggere, sottraendoli ai pazzi e agli assassini, ai tiranni e ai despoti senza scrupoli, a tutti quegli uomini corrotti e violenti che nel nome di un Dio, di una patria, di una razza o di un ideale, producono solamente odio, dolore, distruzione e morte.   .

“Colours Of Air” si presenta, invece, come il tempio laico della nostra salvezza, un luogo invisibile e perennemente presente che non ha bisogno di fisicità e di confini, ma che possiede la propria gravità, la propria massa ed emette radiazioni benevole, intrise di suoni stellari e lisergici, eterei e shoegaze, in ogni direzione, incurante delle divisioni, delle barriere, dei muri, delle frontiere, dei gruppi, delle categorie, delle caste che vengono costruite, artificialmente, dalla società di cui siamo parte, una società basata, in fondo, sulla mistificazione e sul controllo, che tenta, in tutti i modi possibili, di assoggettare ogni nostro potenziale.     

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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